“Perché ho deciso di fare rap? È successo al concerto di Fabri Fibra. Mi sono emozionato troppo, pensavo di essere pronto”: la nave di Bresh sbarca a Milano
- Postato il 7 novembre 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
La brezza marina di Genova può soffiare anche lontano dalla Lanterna (è il simbolo della città con i suoi 77 metri di altezza è il faro più alto del Mediterraneo, ndr). Succede poi che Bresh, giovedì 6 novembre, quella brezza l’ha portata all’Unipol Forum di Milano, con il bel colpo d’occhio del tutto esaurito. In occasione del suo esordio nel palazzetto milanese, il cantautore ligure ha condotto il pubblico nel suo immaginario musicale fatto di cime, vento, partenze e ritorni, rotte diverse. Un po’ come la città dove è cresciuto e che, come cantava Ivano Fossati, “si vede solo dal mare”. E non è un caso che due dei tre dischi dell’artista si chiamino “Oro blu” e “Mediterraneo”. Lo show, durato circa due ore, è stato concepito con la forma di un viaggio dalla Liguria verso la dimensione interiore dell’artista.
L’immaginario del mare è il filo conduttore
A fare da filo conduttore al live è stato il mare. Dai testi delle canzoni ai visual fino alla scenografia, con un relitto incastonato sul palco e delle vele a scendere dal tetto e muoversi lentamente come tirate da marinai invisibili. Al centro della nave di legno, un ponte levatoio che Bresh ha attraversato per aprire il concerto con la sanremese “La tana del granchio”, subito cantata forte dal pubblico, “Umore marea” e “Andrea”, brano che parla del suo percorso artistico e della scoperta di se stesso.
La dedica a Fabri Fibra e il duetto con Cristiano De André
Per festeggiare il primo Forum della carriera (si replica il 7 novembre), il cantautore genovese ha invitato a duettare otto ospiti. “Aspettavo questo momento da quando abbiamo fatto il concerto al Carroponte, eravamo belli e carichi di energia Milano, la città che ci ha adottato e che ami e odi. Dobbiamo fare gli onori di casa”, ha affermato per presentare “Parafulmini” con Ernia e Fabri Fibra. Terminato il brano, rivolto al rapper di Senigallia, ha aggiunto: “Era il 2011 quando andavo al mio primo concerto, ho preso questa tua felpa e da quella notte ho iniziato a fare rap”. Fibra, a quel punto, ha firmato l’indumento sul palco. Sayf è entrato con uno stereo in spalla per una gag prima di “Erica”; con Cristiano De André, invece, Bresh ha intonato un omaggio a Faber con “Crêuza de mä” come al Festival di Sanremo 2025. “Questa canzone in dialetto genovese non era gradita a tutti, non era commerciale. Ho lottato per farla ed è piaciuta. L’avevamo provata solo una volta il pomeriggio stesso, la mia fortuna più grande è che Cristiano abbia accettato di cantarla”, ha evidenziato il padrone di casa. E ancora, tra gli altri artisti, Artie 5ive è intervenuto in “Per sempre”, gli amici del collettivo della Drilliguria Vaz e Disme per “Mai brillo” e Tedua in “Capo Horn”. Sul palco con Andrea Brasi, vero nome del cantautore, anche una band di 11 elementi ben affiatati, tra cui due coristi.
“Mi sto emozionando troppo, pensavo di essere più pronto”
Nelle circa due ore di spettacolo i fan (ragazzi e ragazze, ma anche famiglie e adulti) hanno dimostrato tutto il loro affetto a Bresh che ha confessato di essere commosso. “Mi sto emozionando un po’ troppo stasera, pensavo di essere più pronto”. Su il “Popolo della notte”, ha rivelato che fa fatica ad addormentarsi per l’adrenalina, suggerendo di “non guardare il cellulare quando non riuscite a dormire. Droga il cervello”. Durante il concerto l’artista, che ha dimostrato di saper coinvolgere il suo pubblico e tenere bene il palco, non ha voluto tralasciare nessuno dei suoi tre album. In scaletta le hit “Angelina Jolie”; “Nightmares” e “Dai che fai” e anche i brani degli inizi come “Rabbia distillata”. Immancabile il dialetto genovese, oltre a Crêuza de mä, con “Aia che tia” mentre le luci dei cellulari di tutti i fan erano accese a illuminare il palazzetto. Set acustico con i produttori Shune e Dibla affidato, tra le altre, a “Svuotatasche”, “Hooligans” e “No Problem”, con diversi fan invitati a cantare al microfono sul palco. Gran finale con l’energia e i cori dei presenti al Forum su “Altamente Mia” “Agave” e la canzone più conosciuta, “Guasto d’amore”, durante cui l’artista è sceso nel parterre in mezzo al pubblico.
Archiviate le date a Jesolo e Roma e la prima di Milano, il tour di Bresh continuerà con un altro concerto al Forum il 7 novembre, per chiudersi all’Unipol Arena di Bologna il 9 novembre.
LA SCALETTA DEL CONCERTO 1. La tana del granchio 2. Umore marea 3. Andrea 4. Dai che fai 5. Parafulmini feat. Fabri Fibra e Ernia 6. Torcida 7. Popolo della notte 8. Altezza cielo 9. Tarantola 10. Nightmares 11. Para’/Rabbia distillata 12. Erica feat. Sayf 13. Il meglio di te 14. Rotta maggiore (partenza) 15. Crêuza de mä – cover di Fabrizio De André feat. Cristiano De André 16. Aia che tia 17. Kamala 18. Non ho eroi 19. Step by step 20. Baghera 21. Hooligans 22. No problem 23. Il limite
Svuotatasche 24. Angelina Jolie 25. Per sempre feat. Artie 5ive 26. Mai brillo feat. Vaz/Disme 27. Capo Horn feat. Tedua
28. Altamente mia 29. Agave 30. Guasto d’amore
L'articolo “Perché ho deciso di fare rap? È successo al concerto di Fabri Fibra. Mi sono emozionato troppo, pensavo di essere pronto”: la nave di Bresh sbarca a Milano proviene da Il Fatto Quotidiano.