Perchè gli chef francesi hanno paura di quelli scandinavi. E non di quelli italiani
- Postato il 27 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Perchè gli chef francesi hanno paura di quelli scandinavi. E non di quelli italiani
AGI - Liberatevi della convinzione che gli avversari degli chef italiani siano i francesi: oltralpe sono convinti di doversela vedere con... gli scandinavi. Lunedì prossimo sarà assegnato il Bocuse d'Or, il "Santo Graal" della gastronomia, e la sfida, a quanto pare, non sarà tra i due tricolori. Sono ventiquattro i Paesi finalisti di queste Olimpiadi della cucina che non hanno nulla da invidiare alle grandi competizioni sportive e che si svolgeranno da domenica al Sirha, il salone dedicato ai professionisti dell'industria alberghiera e della ristorazione di Chassieu, vicino a Lione.
Come in una puntata di Masterchef, ogni squadra cucina contro il tempo: i candidati hanno 4 ore e 40 minuti per servire un piatto che valorizzi il sedano, l'ombrina e l'astice. Allo stesso tempo, hanno 5 ore e 30 minuti per creare un piatto composto da una portata principale e tre contorni, a base di carne di cervo, foie gras e te'. Il concorso che rende omaggio al suo fondatore, lo chef lionese Paul Bocuse, scomparso nel 2018 a 91 anni. Grande amante dei prodotti locali e della selvaggina, creò il Bocuse d'Or nel 1987 con l'obiettivo di rivoluzionare i codici gastronomici dell'epoca.
Nello spazio in cui operano i cordon bleus provenienti da Islanda, Vietnam e Nuova Zelanda, la tensione si taglia con il coltello. Uno sciame di cappelli bianchi cuoce, flamba, sfuma. I movimenti sono quasi automatici, come una coreografia ripetuta più e più volte. Né il fervore dei tifosi sugli spalti, né gli sciami di telecamere che circolano tra le isole sembrano distrarre quello che dovrebbe essere il meglio della gastronomia.
Sulle spalle dello chef Sebastian Holberg, vincitore della selezione europea, tocca il compito di confermare la Danimarca, attuale Paese detentore del titolo, per la quarta volta. Svezia e Norvegia sono considerate favorite, mentre la Francia arranca e si è aggiudicato il trofeo l'ultima volta nel 2021 grazie al lionese Davy Tissot, ora presidente del Comitato Organizzatore Internazionale della competizione. Se i Paesi nordici hanno effettivamente dimostrato di aver "compreso la finezza, l'eleganza, la raffinatezza" necessarie per conquistare il podio, "la minaccia viene da ogni dove" ammette Romuald Fassenet, presidente della squadra francese, "è come nel calcio, dove vuoi sempre battere il Brasile. Nel Bocuse d'Or: vuoi battere la Francia!".
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