I nostri piedi sono un covo di batteri e funghi – in particolare gli spazi umidi tra le dita, dove si annidano fino a 1.000 specie di microorganismi diversi. Un centimetro quadrato di pelle di piede umano ospita dai 100 ai 10 milioni di cellule microbiche. Questi residenti silenziosi non si fermano sulla nostra pelle, ma passano a ciò che indossiamo: ecco perché, ricorda in un articolo di The Conversation Primrose Freestone, docente di microbiologia clinica all'università di Leicester, è fondamentale lavare bene i calzini e cambiarli quotidianamente per prevenire le infezioni della pelle.. Funghi e (piedi d')atleti. L'incredibile biodiversità dei calzini non è solamente influenzata dal nostro corpo, ma anche dall'ambiente che calpestano: il tessuto raccoglie microbi da ogni superficie – dai pavimenti di casa ai tappetini e gli spogliatoi della palestra. Una delle infezioni più diffuse di questa zona del corpo, causata da un fungo che ama gli ambienti umidi e caldi tipici di calzini sudati e scarpe da ginnastica, è la tinea pedis (comunemente nota come piede d'atleta), una micosi spesso localizzata tra le dita i cui sintomi includono prurito, desquamazione, arrossamento e, in alcuni casi, vesciche e dolore.. I consigli degli esperti per evitare di contagiarsi sono intuitivi: non camminare scalzi in luoghi pubblici e condivisi come palestre e piscine, non condividere con nessuno calzini, asciugamani o scarpe, e lavare bene piedi e calzini. Quest'ultimo consiglio, tuttavia, merita un approfondimento in più, perché probabilmente molti di noi non lavano i calzini nel modo corretto.. Guida al lavaggio dei calzini. La scienza ci dice che un classico lavaggio a 30-40°C non basta a debellare funghi e batteri: meglio alzare la temperatura a 60 °C, girare i calzini in modo che la parte più ricca di microbi (quella interna) sia ben esposta, e utilizzare un detersivo enzimatico, che aiuta a eliminare i resti di pelle e sudore. Infine asciugare molto bene (meglio se al sole)..
