Per Trieste un ruolo centrale nell’Indo-Mediterraneo. Il messaggio di Meloni
- Postato il 26 ottobre 2024
- Politica
- Di Formiche
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Trieste “è al centro di snodi strategici e può ambire a diventare una grande piattaforma logistica proiettata sull’Adriatico, e dunque del Mediterraneo e non solo”. È un passaggio del messaggio inviato da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, per i 70 anni del ritorno della città all’Italia e letto nel corso della cerimonia di alzabandiera questa mattina in piazza Unità d’Italia. “Trieste non è più la città della periferia d’Italia e dell’Europa, ma è al centro di un’Europa radicata in una comune identità fatta di radici, libertà, democrazia, lavoro e opportunità”, ha sottolineato la presidente del Consiglio.
Che ha parlato delle “grandi prospettive di crescita” di Trieste “che potrebbero arrivare dallo sviluppo del corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, a cui l’Italia ha contribuito a dare vita in ambito G20”. Una iniziativa definita “strategica fondamentale” e di cui “intendiamo essere protagonisti e nella quale possiamo svolgere un ruolo decisivo”.
Se Trieste è “allo stesso tempo ‘la più italiana’ e ‘la più mitteleuropea’ tra le città italiane”, è anche “un ponte naturale tra l’identità italiana e latina, con quella dei popoli slavi e germanici a noi più vicini”. In questo senso, Meloni ipotizza “un ruolo da protagonista anche nella proiezione verso i Balcani Occidentali, regione che da sempre ha un’importanza fondamentale per l’Italia. Tutto ciò che accade al di là dell’Adriatico ci interessa e noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti di una regione che non può rimanere ancora a lungo fuori dalla casa comune europea”, ha proseguito.
Annunciando che “anche e soprattutto per questo, l’Italia continuerà a lavorare affinché il processo di riunificazione dei Balcani occidentali all’Europa possa proseguire, con slancio e determinazione”.
Non solo: Trieste “con le sue imprese, il suo tessuto produttivo, la sua proiezione marittima, può giocare un ruolo importante anche per sostenere l’innata vocazione geopolitica dell’Italia a guardare verso Sud, il Mediterraneo allargato e l’Africa, anche con la spinta propulsiva del Piano Mattei, che significa approccio positivo, paritario e non predatorio con i popoli e le Nazioni di quel continente”. Celebriamo “questa lunga storia d’amore, con l’alzabandiera solenne in Piazza dell’Unità d’Italia, il Tricolore alle finestre e gli occhi al cielo per ammirare la meraviglia delle Frecce Tricolori. L’anima di Trieste, intrisa di un’italianità profonda e tormentata, chiede prospettive, orgoglio, futuro. E noi siamo pronti a sostenere quest’ambizione Perché Trieste è parte di noi. Trieste è Italia”, si conclude il messaggio.