Per l'Onu il cessate il fuoco mette fine "a un'immensa sofferenza"

  • Postato il 28 novembre 2024
  • Di Agi.it
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Per l'Onu il cessate il fuoco mette fine "a un'immensa sofferenza"

AGI - L'Onu torna a denunciare la situazione grave che si sta vivendo in Libano e a Gaza. Il sottosegretario generale per gli Affari umanitari, Tom Fletcher, ha dichiarato che il Libano è in mezzo a una delle sue "più devastanti crisi umanitarie" e che il cessate il fuoco è la sua "più grande speranza per mettere fine a un'immensa sofferenza".

 

È stato anche lanciato un allarme in Siria, scossa dalla guerra civile. Un volontario della "Mezzaluna Rossa", la Croce Rossa araba, è stato ucciso durante un attacco aereo a Ad Dabousiyah, valico di frontiera nella regione di Homs. Sono morti anche alcuni civili, ed altri sono rimasti feriti. A causa di questo episodio tutte le operazioni umanitarie al confine tra Libano e Siria sono state sospese. 

I problemi nella Striscia

Tutti i forni nella zona centrale di Gaza sono chiusi a causa della mancanza di scorte. Lo ha detto sempre il portavoce dell'Onu, ricordando che il pane è l'unico elemento vitale rimasto per migliaia di famiglie. I casi di malnutrizione sono in aumento tra i bambini in tutta Gaza, ha aggiunto l'ufficio Ocha per la coordinazione degli aiuti umanitari: due terzi dei casi sono legati agli ultimi cinque mesi. A novembre sono stati ammessi a trattamento d'emergenza per malnutrizione acuta più di 3400 bambini.

 

 

C'è ottimismo, però, dopo l'annuncio della tregua. Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) "accoglie con favore l'annuncio di un cessate il fuoco in Libano, auspicando che ponga fine alla guerra che ha ucciso più di 240 bambini, ne ha feriti circa 1.400 e ha sconvolto la vita di innumerevoli altri". In un comunicato, sottolinea che si tratta di "un primo passo essenziale per consentire alle comunita' di riprendersi e ricostruire dopo mesi di disordini e perdite. Ora e' necessario lavorare con urgenza per garantire che questa pace sia mantenuta". "I bambini e le famiglie devono poter tornare nelle loro comunita' in sicurezza, soprattutto quelli sfollati nei rifugi e nelle comunità che li ospitano", ammonisce il Fondo Onu per l'infanzia, sottolineando che "la protezione dei bambini e delle loro famiglie deve rimanere al centro di tutti gli sforzi per stabilizzare la situazione e sostenere la ripresa". 

 

 

 

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Agi.it

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