Per il Pd incassi record dal 2X1000. Fina: "I circoli non chiuderanno"
- Postato il 10 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Per il Pd incassi record dal 2X1000. Fina: "I circoli non chiuderanno"
AGI - Il Partito Democratico è un partito economicamente in salute: nel 2024 la raccolta dal 2X1000 ha fatto registrare la cifra record di 10 milioni 300 mila euro, rispetto agli 8 milioni 100 mila euro dello scorso anno. Una crescita che in buona parte andrà ai circoli, sui territori.
Come si spiega l'allarme circolato nei giorni scorsi sul rischio chiusura di decine di circoli in tutta Italia?
"I circoli non chiuderanno. Chiuderanno le sedi che non funzionano o che non servono", risponde il tesoriere Pd, Michele Fina intervistato dall'AGI. In una nota delle scorse ore, Fina ha respinto la lettura secondo la quale il Pd si sta preparando a fare fuori le fondazioni derivanti dallo scioglimento dei Ds che sono, spesso, proprietarie degli immobili affittati ai circoli.
Questo ha creato dei meccanismi dai quali è scaturita una situazione debitoria che, spiega Fina all'AGI, ora i dem sono in grado di sanare: "Intanto, la premessa è che il Pd nazionale e le sue strutture territoriali sono autonomi l'uno dalle altre. E lo sono da un punto di vista economico, organizzativo e politico. Come tesoriere del Pd non so e nemmeno sono tenuto a sapere qual è la situazione economica dei circoli che sono in affitto. Ogni struttura ha una sua autonomia, un suo conto corrente e suoi legali rappresentanti. Il Pd nazionale ha una sola sede in affitto che è quella del collegio Nazareno. Nei territori ci sono situazioni molto articolate. Dallo scioglimento dei democratici di Sinistra sono scaturite tante fondazioni, decine di fondazioni: in ogni provincia, in ogni regione, anche in singoli comuni".
Come si relaziona il Pd con queste fondazioni?
"Il rapporto tra il Partito Democratico e le fondazioni è stato complesso fin dall'inizio perché il Pd è qualcosa di molto diverso dai Ds e dalle fondazioni che sono nate dopo lo scioglimento per amministrarne il patrimonio. Noi, come Partito Democratico, non siamo in una situazione difficile. Tutt'altro. La situazione dal punto di vista economico è positiva. Nel 2024 abbiamo raggiunto il record di raccolta del 2X1000 arrivando alla cifra di 10 milioni 300 mila euro. Nel 2023 erano 8 milioni 100 mila. E abbiamo deciso di legare strutturalmente il 2X1000 ai territori. Dallo scorso anno, come tesoriere, ho deciso di introdurre un meccanismo in base al quale quota parte della crescita del 2X1000 confluisce direttamente nelle realtà locali".
In che modo?
"Si calcola la media del triennio 2020-2022 e tutto quello arriva in più di risorse viene devoluto per il settanta per cento ai territori. L'anno scorso, in questo modo, mezzo milione di euro è stato inviato ai circoli locali e quest'anno, a febbraio, invieremo circa 2 milioni e 100 mila euro. Agganciando il 2X1000 ai territori la crescita diventa esponenziale. Il risultato è che, in città dove ci sono tanti circoli come a Roma, lo scorso anno sono stati inviati oltre 80 mila euro, mentre quest'anno ne invieremo probabilmente oltre 300 mila".
Questo che ricadute avrà sul tema dell'esposizione delle sedi?
"C'entra molto con le sedi perché per noi la priorità non è chiudere, ma riaprire le sedi, soprattutto nelle zone periferiche. Abbiamo scelto la strada di ri-radicare il Pd a livello territoriale. Rispetto a una situazione molto esposta dal punto i vista del debito, come a Roma dove si parla di 1,4 milioni o a Bologna dove l'esposizione per le sedi dei circoli arriva a 4 milioni, oggi il Pd ha le risorse economiche sufficienti e i provinciali hanno già chiamato le fondazioni per rateizzare il debito. Non solo. A San Lorenzo, a Roma, c'è stata una offerta per riacquistare la sede al Pd e anche a Bologna si fa lo stesso ragionamento".
Ma come si è arrivati a questo problema?
"Il Pd ha sedi in affitto da privati e dalle fondazioni. Per capire, bisogna tenere presente che il Pd formalmente non e' la fusione fra Ds e Margherita. La fusione c'è a livello sostanziale, ma non formale e quando il Pd è nato c'è stata la necessità di fare confluire il patrimonio immobiliare dei Ds nelle fondazioni. Ora, anche se le fondazioni sono sulla carta qualcosa di diverso dal Pd, in molti casi sono fatte da persone che militavano nei Ds e che oggi sono nel Pd. Persone che considerano quelle sedi come casa propria. Una casa frequentata, oggi, da quelli che sono politicamente loro 'nipoti'. È lo stesso meccanismo di chi affitta un appartamento a un figlio o, appunto, a un nipote. C'è un canone, ma spesso i tempi del pagamento si allungano, il prezzo è calmierato e nessuna delle due parti se ne preoccupa. Solo che in questo caso c'è bisogno di tenere i conti in ordine. Si è andati avanti così per circa vent'anni. Questo rapporto familiare ha fatto accumulare un debito. Oggi, dopo vent'anni, siamo in una condizione in cui ci sono i soldi e il partito è in crescita. Possiamo regolarizzare la situazione debitoria. Di più: in alcune province è stata avviata una raccolta fondi per ricomprare le sedi".
Anche a Roma e Bologna?
"Le due situazioni di Roma e Bologna sono quelle con il debito più significativo semplicemente perché sono tra le città in cui il Pd è più forte. Il Pd, non va dimenticato, è il partito più strutturato d'Italia. Un enorme partito che ora può pagare quel debito. Si parla di sedi, però, non di circoli. A Bologna ci sono strutture adibite a magazzino per i materiali delle feste dell'Unita' che, a volte, non si utilizzano nemmeno più. Noi non chiudiamo i circoli, chiudiamo le sedi che non servono e non si usano. Le sedi che funzionano restano. Inoltre, più circoli possono utilizzare la stessa sede: ci sono sedi di circoli in cui gli iscritti non si riuniscono perché trovano più comodo e utile riunirsi nel circolo vicino. Nei prossimi mesi andremo circolo per circolo a vedere quanti iscritti ci sono e se con quegli iscritti riescono a pagare l'affitto. Se rileviamo che in una sede non ci si riunisce più o non serve ad alcuno scopo, chiamiamo la fondazione di riferimento e togliamo l'immobile dal contratto d'affitto. In alcuni casi possiamo ricomprare le sedi e patrimonializzare il Pd. Anche da proprietari privati. Abbiamo centinaia di sedi affittate tramite privati, forse anche più di quelle delle fondazioni. Oggi siamo noi ad andare a cercare le fondazioni per utilizzare le risorse cosi' da sanare la situazione. Io come tesoriere ho il solo compito di distribuire le risorse per sanare, ri-radicare e riacquistare. Questo meccanismo è la novità di questa gestione. L'appello accorato è ad utilizzare le risorse per questo scopo. Poi, certo, ci sono territori come le regioni che andranno ad elezioni e in quel caso è comprensibile che si investa di più in campagna elettorale".
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