Peptidi nella skincare: cosa sono, come funzionano e perché sono considerati il nuovo “botox naturale”
- Postato il 1 novembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Negli ultimi anni la cosmesi si è orientata sempre più verso ingredienti supportati dalla ricerca scientifica. Tra questi, i peptidi sono oggi tra i più discussi: sostanze capaci di stimolare la produzione di collagene e migliorare la compattezza cutanea, senza gli effetti collaterali dei trattamenti più aggressivi. La loro diffusione nei sieri e nelle creme anti‑age li ha trasformati in un riferimento costante nelle nuove formulazioni per la cura della pelle.
Dopo anni in cui retinolo, vitamina C e acido ialuronico erano gli attori principali, le formule stanno evolvendo verso ingredienti capaci di interagire biologicamente con la pelle. I peptidi, piccole catene di amminoacidi, sono tra questi: promessi come ‘messaggeri’ che stimolano la riparazione cutanea, si sono guadagnati l’appellativo informale di “botox topico”.
Cosa sono i peptidi e come agiscono

I peptidi sono porzioni di proteine composte da amminoacidi; nella pelle, collagene ed elastina sono proteine chiave per struttura ed elasticità. Con l’età la produzione naturale di queste proteine cala: l’applicazione topica di peptidi può stimolare i fibroblasti, le cellule deputate alla produzione di collagene, e favorire processi riparativi.
Più che un singolo meccanismo, i peptidi agiscono come messaggeri biologici. Alcuni segnalano alle cellule di produrre più matrice extracellulare; altri limitano le micro‑contrazioni muscolari alla base delle rughe d’espressione; altri ancora migliorano la permeazione di principi attivi. La capacità di modulare processi biologici rende i peptidi ingredienti versatili e adatti a routine delicate.
I principali tipi di peptidi e i loro effetti
I peptidi non sono tutti uguali. Esistono famiglie diverse con funzioni specifiche. I peptidi “segnale” stimolano la produzione di collagene ed elastina e includono formulazioni note come Palmitoyl Pentapeptide incluso in famiglie come Matrixyl. I cosiddetti peptidi “neuro‑modulatori”, come l’Acetyl Hexapeptide‑8 (spesso venduto come Argireline), agiscono riducendo la contrazione muscolare locale, con un effetto sulle rughe d’espressione simile, in termini di direzione d’azione, a quello del botox ma in modo topico e meno invasivo.
I copper peptides (peptidi con rame, ad esempio GHK‑Cu) sono invece apprezzati per le proprietà rigenerative e per la capacità di favorire la riparazione della pelle e la produzione di matrice. Infine, i peptidi di trasporto migliorano la veicolazione di altri principi attivi, rendendo le formulazioni più efficaci complessivamente.
Come inserirli nella routine giornaliera
Applicare i peptidi è semplice: la forma più comune è il siero, leggero e concentrato. Per ottenere benefici consistenti, è consigliabile utilizzare il prodotto su pelle detersa, prima della crema, mattina e/o sera in base al prodotto. I peptidi si combinano bene con acido ialuronico per migliorare l’idratazione e con antiossidanti per proteggere la pelle dallo stress ossidativo.
Rispetto al retinolo, i peptidi hanno il vantaggio di essere generalmente ben tollerati, non provocano desquamazione né sensibilizzazione e possono quindi essere usati anche da chi ha la pelle sensibile o reattiva. Per massimizzare l’effetto, è importante scegliere formulazioni con concentrazioni efficaci e marchi affidabili che posizionino i peptidi in posizione utile nell’INCI.
Peptidi e retinolo: alleati sinergici
Non si tratta di scegliere tra peptidi e retinolo. Le due classi possono coesistere in una routine complementare: il retinolo accelera il turnover cellulare mentre i peptidi rafforzano la struttura della pelle, lavorando sulla produzione di nuovo collagene. Molti professionisti suggeriscono di utilizzare il retinolo la sera e i peptidi al mattino, oppure di alternarli per mantenere la barriera cutanea sana.
Cosa dicono i dermatologi
I dermatologi considerano i peptidi una delle innovazioni più interessanti nel campo cosmeceutico. La loro efficacia è sostenuta da studi preclinici e clinici che mostrano miglioramenti in texture, tono e riduzione delle rughe sottili con uso continuativo. Tuttavia, gli esperti mettono in guardia dall’eccesso di aspettative: l’effetto è progressivo e richiede tempo e costanza.
Parere dell’esperto — Dott.ssa Maria Rossi, Dermatologa:“I peptidi rappresentano un importante passo avanti perché offrono una strategia di rimodellamento cutaneo meno aggressiva. Per risultati significativi è fondamentale la qualità della formulazione e la continuità d’uso: non esistono soluzioni istantanee, ma miglioramenti evidenti con 8-12 settimane di applicazione regolare.”
Vantaggi e limiti
I benefici principali riguardano la tollerabilità, la capacità di migliorare elasticità e tono e la possibilità di utilizzare i peptidi anche su pelli sensibili. Il limite principale è la gradualità dei risultati: gli effetti non sono immediati e dipendono dalla concentrazione, dal tipo di peptide e dalla qualità della base formulativa.
VantaggiAlta tollerabilità; adatti a pelli sensibili; sinergici con altri ingredienti; migliorano compattezza e tono.
LimitiRisultati graduali; efficacia legata alla qualità del prodotto; non sostituiscono trattamenti estetici professionali.
Consigli pratici per scegliere un prodotto con peptidi
Controlla l’INCI: cerca nomi come palmitoyl pentapeptide, acetyl hexapeptide‑8, copper peptide (GHK‑Cu) tra gli ingredienti in posizione utile. Preferisci sieri concentrati e marchi con trasparenza sugli studi clinici. Se hai pelle sensibile, fai una prova su una piccola area prima dell’uso esteso. integrare l’uso con una protezione solare quotidiana è fondamentale per mantenere e potenziare i risultati anti‑age.
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