Pensioni, in Liguria oltre la metà è sotto i 1.000 euro: oggi la protesta davanti alla prefettura

  • Postato il 4 novembre 2024
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La protesta dei pensionati davanti alla prefettura, manifestazione e corteo

Genova. “Il potere di acquisto logora chi non ce l’ha”: questo lo slogan della manifestazione di protesta dei pensionati organizzata lunedì mattina davanti alla prefettura. Una mobilitazione regionale che mette al centro la perdita del potere di acquisto delle pensioni, appunto, certificata dai dati Inps elaborati dall’ufficio Economico Cgil Genova e Liguria.

Rispetto al 2018, infatti, il numero di prestazioni pensionistiche erogate in Liguria è calato di oltre 30.000 unità (-4,4%).  Sempre rispetto a cinque anni fa, l’importo medio percepito dai pensionati è aumentato del +15,8% ma nello stesso lasso di tempo l’inflazione è salita del +19,8%, con una conseguente perdita del potere d’acquisto delle pensioni del -4% netto in 6 anni. Genova è la provincia in cui la capacità di spesa si è ridotta di più: a fronte di un’inflazione maggiore, la perdita è del -4,4%.

Al 31 dicembre 2023 le pensioni in Liguria erano 658.298, che corrispondono a un importo medio per prestazione di 1.369,60 euro. Le prestazioni pensionistiche per gli uomini sono state 288.413 (il 43,8% del totale) per un importo medio annuo di 1.740,23 euro, mentre le 369.885 prestazioni per le donne (il restante 56,2%) garantivano un importo medio mensile di 1.080,60 euro (il 37,9% in meno di quanto percepito dai maschi). A livello di importo dei trattamenti pensionistici, il 18,8% delle prestazioni erogate è inferiore ai 500 euro e oltre la metà (il 50,1%) rimane sotto i 1.000 euro, mentre meno del 19% delle pensioni erogate è superiore ai 2.250 euro mensili (sempre lordi, ovviamente).

Nella provincia di Genova, l’importo medio mensile percepito dai beneficiari di pensioni è il più alto della Liguria con 2.042,24 euro pro-capite. Quello più basso a Imperia con 1.646,98 euro, mentre a Savona è di 1.853,79 euro e alla Spezia di 2.004,01 euro.

Nel 2023 il 2,8% delle prestazioni pensionistiche è per persone con meno di 40 anni di età, solo il 7,9% per chi ha meno di 60 anni. Oltre la metà delle pensioni è percepita da chi ha tra i 60 ed i 79 anni, mentre il 39,2% dei trattamenti è percepito da chi ha 80 anni ed oltre. Le pensioni di vecchiaia (371.999 su 658.298 totali) rappresentano il 56,5% di tutte le prestazioni erogate in Liguria, e rispetto al 2018 sono in calo del -0,7% (-2.583). Quelle di invalidità (3,7% del totale, poco meno di 25.000) calano invece del -22,6%; anche le pensioni ai superstiti (oltre 141mila pari al 21,5% del totale)) segnano un calo considerevole (-7%). Scendono anche, rispetto al 2018, del -4,4% le pensioni assistenziali (circa 100.000 pari al 15% del totale) e del -20,5% quelle indennitarie (21mila in totale pari al 3,3%).

I pensionati nel 2023 sono stati 462.357 (-15.510 rispetto al 2018, pari al -3,2%) di cui 218.143 uomini (il 47,2%) e 244.214 donne (il 52,8%); ognuno di loro percepisce in media 1,4 pensioni, anche di diverso tipo, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. L’importo medio degli importi percepiti al mese ammonta a 1950,01 euro pro-capite, ma le donne percepiscono meno rispetto agli uomini in una percentuale del 28%: – 1.636,67 euro contro 2.300,81 euro.

I beneficiari di pensioni IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) nel 2023 rappresentavano il 77,3% del totale (357.493) in calo di oltre 8mila unità sul 2018 con un importo medio percepito al mese di 2.074,10 euro/mese lordi ma con un differenziale di genere ancora maggiore: 32,7% (2.498,41 euro per i maschi e 16.681,31 euro per le femmine).

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Genova24

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