Pensioni, buone notizie: a settembre arrivano aumenti inaspettati, ecco per chi

  • Postato il 31 luglio 2025
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  • Di Blitz
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Un’altra carrellata di aumenti sta per arrivare nelle tasche di molti pensionati italiani, ormai manca pochissimo.

Nel mese di settembre 2025, di ritorno dalle vacanze, gli assegni pensionistici subiranno un aggiornamento ufficiale, si tratta degli aumenti previsti e confermati precedentemente dall’INPS. Un adeguamento in linea con le tabelle di rivalutazione già introdotte a inizio anno, che tengono conto del tasso d’inflazione e dei parametri economici vigenti.

Una grande novità che segna l’inizio di un periodo di adattamento dell’intero sistema pensionistico italiano, che si adatta sempre più alle esigenze dei contribuenti. Un processo ancora in corso, che richiederà ancora tempo prima di diventare pienamente funzionante e alla portata di tutti i pensionati.

Nuovi aumento, ma non per tutti

Questo trattamento aggiuntivo, però, viene riconosciuto soltanto ad alcuni beneficiari che rispettano precisi criteri, non è ancora un diritto universale per tutti i pensionati. A differenza del mese di agosto, infatti, sul cedolino di settembre non sarà presente la cosiddetta quattordicesima mensilità, maggiorazione annuale esclusiva per il periodo.

Pensioni, buone notizie
L’accesso all’aumento è per quasi tutti – blitzquotidiano.it

La quattordicesima spetta a chi ha compiuto almeno 64 anni entro il 31 dicembre dell’anno precedente e percepisce una pensione di vecchiaia, anticipata o invalidità. Fondamentale anche il requisito reddituale, che determina l’importo effettivo dell’assegno extra, limitando ulteriormente l’accesso all’aumento.

Chi ha superato la soglia di reddito prevista o non ha raggiunto l’età minima entro i termini stabiliti, non ha diritto a riceverla. Restano esclusi dalla prestazione i titolari di pensione o assegno sociale, una distinzione regolata da criteri stringenti ma che cercano di portare equità nel sistema.

L’INPS ha aggiornato gli importi mensili sulla base delle tabelle pubblicate a gennaio, applicando gli adeguamenti secondo il meccanismo di rivalutazione legato all’inflazione. È una misura strutturale, non straordinaria, quindi gli aumenti di settembre riguardano comunque la maggior parte dei contribuenti italiani, salvo rare eccezioni.

Gli incrementi non saranno limitati al solo mese di settembre, ma si rifletteranno anche sui cedolini futuri fino a fine anno, diventando, di fatto, permanenti. Una buona notizia per chi contava su un miglioramento stabile, anche se gli importi varieranno in base al tipo di trattamento e alla fascia reddituale.

Le tabelle INPS prevedono percentuali diverse, chi percepisce pensioni più basse vedrà applicata una rivalutazione integrale, mentre per gli assegni più alti l’incremento sarà parziale. Il principio è sempre quello della progressività, seguito per garantire maggiore equità in un ambiente pensionistico ancora considerato instabile e distante dalla realtà economica.

È possibile consultare nel dettaglio le tabelle aggiornate sul sito ufficiale dell’INPS, con informazioni specifiche anche per chi riceve più di una pensione. Insomma, settembre porta con sé modifiche importanti, certo non stravolge le regole del gioco, ma aggiorna il quadro economico per milioni di pensionati.

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Blitz

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