Pensione anticipata per le donne, dai 59 ai 66 anni ci sono 3 diverse opzioni: come fare l’esatto calcolo
- Postato il 21 giugno 2025
- Economia
- Di Blitz
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Pensione anticipata per le donne, ecco le 3 diverse opzioni da considerare e che fanno la differenza: di che si tratta
Il tema della pensione anticipata per le donne continua a essere centrale nel dibattito previdenziale italiano. Le possibilità di accedere al pensionamento prima dell’età standard sono infatti diversificate e dipendono da una serie di requisiti specifici, che variano in base all’età e alla carriera contributiva. Attualmente, le donne possono scegliere tra tre principali opzioni per andare in pensione da 59 a 66 anni, ognuna con modalità di calcolo e requisiti distinti.
La prima possibilità è rappresentata dalla pensione anticipata contributiva, accessibile a partire dai 59 anni. Questa modalità si basa esclusivamente sui contributi versati e permette di andare in pensione con un minimo di 35 anni di contributi, senza limiti di età anagrafica, ma con un coefficiente di trasformazione che penalizza l’assegno in caso di pensionamento troppo anticipato. Questa formula è particolarmente indicata per chi ha iniziato a lavorare molto giovane e ha versato contributi in modo continuativo.
La seconda opzione riguarda la pensione anticipata ordinaria, che può essere richiesta intorno ai 64 anni, purché si raggiungano almeno 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Tale soluzione non prevede limiti di età, ma richiede un lungo periodo contributivo e garantisce un assegno calcolato sulla base del sistema retributivo o misto, a seconda della carriera.
Infine, la quota 102 rappresenta un’opzione più flessibile, che consente il pensionamento con un’età anagrafica di almeno 64 anni e un requisito contributivo minimo di 38 anni. Questa misura, introdotta per favorire l’uscita anticipata dal lavoro, si rivolge in particolare a chi non ha raggiunto ancora i 41 anni e 10 mesi richiesti dalla pensione anticipata ordinaria, ma ha maturato comunque un’anzianità contributiva significativa.
Come si calcola l’importo della pensione anticipata
Il calcolo della pensione anticipata per le donne varia in base alla tipologia di pensionamento scelta. Nel caso della pensione contributiva, l’importo si determina applicando il coefficiente di trasformazione al montante contributivo accumulato, quindi l’assegno dipende direttamente dai contributi versati e dall’età al momento del pensionamento. Un anticipo troppo ampio rispetto all’età di riferimento comporta una riduzione significativa.

Per la pensione anticipata ordinaria, invece, il calcolo può avvenire con il sistema retributivo (per chi ha una carriera iniziata prima del 1996) o con il sistema misto, che combina contributi e retribuzioni. In questo caso, l’importo tende a essere più elevato rispetto alla formula contributiva pura.
Nel caso della quota 102, il calcolo segue il sistema contributivo, ma la combinazione tra età e contributi può influire sulla misura finale dell’assegno. È quindi fondamentale valutare attentamente l’opzione migliore in base alla propria situazione contributiva e anagrafica.
Per orientarsi tra le diverse opzioni di pensionamento anticipato, è consigliabile utilizzare simulatori online messi a disposizione dall’INPS o rivolgersi a consulenti previdenziali esperti. Questi strumenti permettono di effettuare un calcolo personalizzato, tenendo conto di tutti i parametri contributivi e anagrafici.
La pensione anticipata per le donne, dunque, è un percorso articolato che offre diverse possibilità, ognuna con vantaggi e limiti specifici. La conoscenza approfondita delle regole e una pianificazione previdenziale accurata sono fondamentali per scegliere la soluzione più conveniente e sostenibile nel lungo termine.
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