Pedagogia antimafia, riflessione degli studenti di Cutro su ecomafie e mancata bonifica di Crotone
- Postato il 21 febbraio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Pedagogia antimafia, riflessione degli studenti di Cutro su ecomafie e mancata bonifica di Crotone
La riflessione degli studenti di Cutro coinvolti nel ciclo di Pedagogia dell’Antimafia dell’UniCal. Appello per la bonifica di Crotone
Negli ultimi anni, il fenomeno delle ecomafie è diventato sempre più presente nei dibattiti pubblici. La Calabria, purtroppo, è una delle aree maggiormente colpite, e il territorio che circonda Crotone è un chiaro esempio di questa piaga. Smaltimento illegale di rifiuti, discariche abusive e bonifiche mai completate: queste pratiche hanno lasciato cicatrici indelebili sulla nostra terra.
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IL SIN DI CROTONE
Crotone vanta una lunga tradizione industriale, che ha visto la presenza di impianti come la Pertusola Sud, produttrice di zinco e altri materiali, ma anche di numerose industrie chimiche e metallurgiche. La chiusura di queste fabbriche ha lasciato in eredità una pesante contaminazione: suolo e falde acquifere inquinati da piombo, arsenico e altre sostanze tossiche. La gravità della situazione ha portato nel 2001 alla dichiarazione dell’area come Sito di interesse nazionale (Sin), con l’impegno di avviare una bonifica urgente.
GLI INTERROGATIVI
Tuttavia, più di vent’anni dopo, la bonifica non è stata ancora completata. Dove sono finiti i fondi stanziati? Perché i lavori procedono così lentamente? Numerosi sospetti fanno pensare che la criminalità organizzata sia riuscita a infiltrarsi nel sistema degli appalti, ritardando o gestendo in modo illecito le operazioni di bonifica. Nel frattempo, ampie zone della città restano contaminate e la salute dei cittadini continua a essere minacciata.
Oltre al caso Sin, la provincia di Crotone è costellata di discariche abusive, dove vengono smaltiti illegalmente rifiuti di ogni tipo, compresi quelli pericolosi. In alcuni casi, il terreno contaminato viene utilizzato per scopi agricoli, con il serio rischio che le sostanze tossiche entrino nella catena alimentare.
L’APPELLO
Diverse indagini hanno messo in luce il ruolo centrale della ‘ndrangheta in questi traffici illeciti. L’operazione “Black Mountains”, ad esempio, ha rivelato come rifiuti industriali venissero sotterrati in cave abbandonate o addirittura gettati nei fiumi. Questo sistema consente alle aziende di risparmiare sui costi di smaltimento, ma a pagarne il prezzo è l’ambiente e la salute delle persone.
Noi giovani desideriamo un futuro diverso per la nostra terra. Non possiamo accettare che l’inquinamento e le ecomafie continuino a distruggere l’ambiente e la nostra salute. Chiediamo che la bonifica del Sin di Crotone venga finalmente completata, che i responsabili di questi crimini vengano puniti e che vengano adottate misure concrete per proteggere il nostro territorio.
Mario Filip Ghiuzan
Samuele Martino
Salvatorepio Lorenzano
Martina Misiano
Francesca Macrì
studenti dell’Ite di Cutro
Il Quotidiano del Sud.
Pedagogia antimafia, riflessione degli studenti di Cutro su ecomafie e mancata bonifica di Crotone