Pecoraro Scanio: "No ai cibi ultraprocessati, l'EFSA va riformata"

  • Postato il 18 marzo 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Pecoraro Scanio: "No ai cibi ultraprocessati, l'EFSA va riformata"

Milano, 18 mar. (askanews) - "No ai cibi ultraprocessati. L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) deve realmente garantire la tutela dei consumatori, degli agricoltori che producono qualità e dei produttori seri del nostro continente". Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione Univerde, già Ministro dell'Agricoltura e Presidente del Comitato Scientifico di Campagna Amica, sottolineando l'importanza di una vigilanza stringente sulla sicurezza alimentare e sulla qualità delle produzioni agroalimentari europee.

"Fui tra coloro che vollero istituire l'Autorità per la Sicurezza Alimentare dopo il grave scandalo dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE), la cosiddetta 'mucca pazza'. Da anni, insieme a diverse organizzazioni, chiediamo che l'EFSA non si limiti a garantire la sicurezza, ma anche la qualità e la sostenibilità del cibo. Questo è un punto fondamentale" - continua Pecoraro Scanio.

L'ex Ministro esprime apprezzamento per la mobilitazione promossa da Coldiretti a Parma ribadendo la necessità di contrastare la diffusione di cibi ultraprocessati e prodotti da laboratorio, per i quali "non esistono evidenze scientifiche certe sulla sicurezza e sugli effetti sulla salute umana".

"Questi prodotti rappresentano l'opposto di un'agricoltura territoriale basata su cibi genuini e sostenibili. L'istituzione dell'EFSA, oltre vent'anni fa, nacque proprio dalla consapevolezza che senza un'adeguata attenzione alla qualità delle produzioni agricole e alla gestione etica delle produzioni, seguendo il principio di precauzione,si potevano verificare disastri non solo agroalimentari, ma anche sanitari."

Secondo Pecoraro Scanio, l'EFSA deve garantire maggiore trasparenza e rigore nelle sue valutazioni, sostenendo la tracciabilità dei prodotti, la sostenibilità ambientale delle produzioni e la tutela dei consumatori e dei produttori di qualità, nel pieno rispetto delle regole.

"Serve un impegno concreto per un'agricoltura autentica e sostenibile, capace di assicurare cibo sicuro e sano per tutti" - conclude.

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Libero Quotidiano

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