Pavia assegna il premio “sansirino” a Mauro Repetto, Max Pezzali si infuria e diffida il Comune: “Così mi danneggiate”. La replica: “Lui l’ha già avuto 29 anni fa”

Un premio a Mauro Repetto fa di nuovo litigare gli ex 883. No, non è il plot di una nuova puntata del possibile sequel de Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883, la serie di Sky che nell’arco di poche settimane si è imposta come un clamoroso successo, ma la notizia che rimbalza in queste ore da Pavia. Indispensabile premessa: il Comune ha deciso di assegnare il “sansirino”, il premio che la città consegna ai suoi cittadini più illustri, proprio a Repetto. La motivazione? “Perché sta portando Pavia in tutti i teatri d’Italia che tocca con il suo tour ‘Alla ricerca dell’uomo ragno’. È anche grazie a lui se oggi si parla della città a livello nazionale”, ha spiegato il consigliere comunale del Pd Pietro Alongi, che ha proposto l’assegnazione a Repetto. Ma un clamoroso colpo di scena rischia di far saltare la premiazione: i legali di Max Pezzali hanno infatti inviato una diffida a Michele Lissia, sindaco di Pavia, chiedendo di “soprassedere dal conferimento del riconoscimento a Mauro Repetto a causa del successo della serie televisiva”.

A svelare l’esistenza della diffida è il quotidiano Il Giorno, secondo cui gli avvocati di Pezzali avrebbero motivato la richiesta di evitare l’assegnazione a causa del rischio di ingenerare confusione. Perché? Perché Repetto “dopo un brevissimo periodo di tempo ha preso una strada diversa lasciando solo Max Pezzali a rappresentare gli 883”. Dunque, attribuire il “sansirino” soltanto a Repetto “rischierebbe di escludere Pezzali”.

A questo punto gli occhi sono puntati sul Comune di Pavia. Come si muoveranno il sindaco e gli amministratori? Lunedì 25 novembre il consiglio comunale dovrà confermare le candidature ai premi, che poi verranno consegnati il 9 dicembre, giorno di San Siro, nell’Aula magna del collegio Ghislieri. Repetto ci sarà? “Sì, sarà a Pavia”, fanno sapere dal Municipio. Ed è proprio dagli annali del Comune che emerge un dato rivelato dal Corriere della Sera: “Pezzali ha già ricevuto il premio 29 anni fa e le regole del Comune impediscono una seconda assegnazione”. La diffida avrà l’effetto sperato? Non resta che attendere qualche giorno per scoprirlo.

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