Paura a Wimbledon, Putintseva interrompe la partita per uno stalker in tribuna: “Potrebbe avere un coltello, allontanate quell’uomo”
- Postato il 1 luglio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Quel tizio vestito di verde va allontanato dalla tribuna. Gente così può essere pazza, è pericolosa. Finché c’è lui non continuerò a giocare, potrebbe avere un coltello“. L’incubo stalking torna a essere una minaccia nel tennis femminile e – dopo quanto accaduto a Emma Raducanu – la protagonista adesso è Yulia Putintseva. La numero 33 del mondo ha infatti perso al primo turno di Wimbledon con un doppio 6-0 in 45 minuti di partita contro Amanda Anisimova. A fine partita però è scoppiata in lacrime. E il risultato non c’entra nulla, anzi semmai è stato condizionato da quanto accaduto durante l’incontro.
Siamo nel primo set e Anisimova conduce per 3-0. Al cambio campo, Putintseva ha quasi un attacco di panico, mostra evidenti segni di debolezza e cedimento. Poi si rivolge al giudice di sedia, chiedendo l’allontanamento di un uomo dalla tribuna, ritenuto “una minaccia” da parte della tennista. A quel punto la sicurezza interviene e porta via l’uomo dal campo numero 15. Putintseva non riesce comunque a reagire e a tornare poi in partita, perdendo con un pesantissimo doppio 6-0 contro Anisimova e lasciando il campo piangendo dopo aver scaricato tutta la tensione. La tennista kazaka non si è nemmeno presentata in conferenza stampa, senza dare alcuna spiegazione. Anisimova, invece, ha commentato così l’accaduto: “Credo che quell’uomo le abbia detto qualcosa mentre lei stava servendo“.
L’episodio Raducanu
Una scena che ha ricordato a tratti quella che ha visto coinvolta Emma Raducanu nei mesi precedenti, a Dubai. In quella circostanza la tennista canadese, all’inizio dell’incontro, aveva riconosciuto uno stalker ed era scoppiata in lacrime. La 22enne era poi andata verso il seggiolone dell’arbitro, nascondendosi dietro lo stesso. Dopo aver spiegato la situazione al giudice di sedia, la partita era stata sospesa. Muchova, avversaria della canadese, si è poi avvicinata a Raducanu per cercare di confortarla, mentre la security provvedeva a portare fuori dal campo il molestatore.
Lo stesso aveva anche provato a comprare i biglietti per Wimbledon, registrandosi sulla piattaforma per essere sorteggiati ancora prima dell’accaduto di Dubai. L’ottimo lavoro però della parte organizzativa di Wimbledon aveva permesso agli organizzatori di individuarlo ed escluderlo dal sorteggio.
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