Patrimonio Unesco, luogo di storia e spiritualità: questo è uno dei monasteri più belli d’Italia

  • Postato il 16 settembre 2025
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Nel cuore della Lombardia, tra il silenzio dei boschi, si erge un complesso che racconta mille anni di storia.

Oggi parte integrante del sito seriale UNESCO “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, questo luogo affascinante si distingue per la sua stratificazione storica, che spazia dall’epoca romana fino al Medioevo, passando per la dominazione longobarda e l’epoca napoleonica. Gestito dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), il monastero rappresenta un’oasi di pace dove si incontrano architettura, arte e natura.

L’edificio nasce nel IV-V secolo d.C. come presidio militare romano, parte di un sistema di fortificazioni voluto per difendere la via pedemontana, importante collegamento tra il territorio varesino e la Lombardia. La posizione strategica, a ridosso della valle dell’Olona, ne ha fatto un nodo cruciale per più civiltà, da Goti a Bizantini fino ai Longobardi.

Nel corso dell’VIII secolo il presidio militare si trasforma in un centro religioso: qui si insedia una comunità di monache benedettine, che rimarranno fino al XV secolo. Le religiose trasformano la torre romana in oratorio e aggiungono alla struttura i locali per la vita monastica, come il refettorio, le celle e la chiesa di Santa Maria. Il monastero, situato nella frazione Torba del comune di Gornate Olona (VA), è immerso in un paesaggio naturale fatto di boschi, campi e prati, che contribuiscono a creare un’atmosfera unica di spiritualità e contemplazione.

Dal 2011 il Monastero di Torba fa parte del Parco Archeologico di Castelseprio, anch’esso Patrimonio UNESCO, che comprende reperti e testimonianze archeologiche di epoca romana e longobarda, rendendo l’area un vero scrigno culturale.

Come visitare il Monastero di Torba

Grazie alla sua posizione a pochi chilometri da Varese e Milano, il monastero è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Chi viaggia su gomma può percorrere l’autostrada A8 Milano-Varese, uscire a Solbiate Arno e seguire le indicazioni per Gornate Olona e Castelseprio. È presente un parcheggio poco distante dall’ingresso.

Chi preferisce il treno, può partire da Milano con destinazione Tradate o Castiglione Olona, proseguendo poi con autobus o taxi. Il complesso è aperto al pubblico grazie alla gestione del FAI, che ne cura anche il restauro e la conservazione. L’ingresso costa 8 euro, con riduzioni per giovani e studenti; i soci FAI hanno accesso gratuito. La prenotazione online è fortemente consigliata, soprattutto nei fine settimana, per garantirsi la partecipazione alle visite guidate che arricchiscono l’esperienza con approfondimenti storici e aneddoti.

La visita dura in media un’ora e mezza, ma può protrarsi fino a due ore per chi partecipa ai tour guidati e desidera ammirare con calma gli affreschi e salire sulla torre. Dopo il percorso, è possibile rilassarsi nei giardini o al punto ristoro, godendo della quiete del luogo.

Esternamente, il monastero si presenta con un’architettura sobria ed essenziale, rispettosa della regola benedettina dell’“ora et labora”
Architettura, affreschi e leggende del Monastero di Torba (www.blitzquotidiano.it)

Esternamente, il monastero si presenta con un’architettura sobria ed essenziale, rispettosa della regola benedettina dell’“ora et labora”. La torre di tre piani, risalente al V secolo, è il simbolo del complesso: costruita con materiali di reimpiego provenienti da antichi sepolcri romani, ha mantenuto le caratteristiche difensive originarie, come le feritoie. Tuttavia, al suo interno, la torre conserva affreschi paleocristiani e medievali, tra cui rappresentazioni di Cristo benedicente, angeli e monache in preghiera, testimonianze preziose della vita spirituale del monastero.

La piccola chiesa di Santa Maria, edificata tra l’VIII e il XIII secolo, è un altro gioiello del complesso. Costruita con ciottoli raccolti dal fiume Olona, presenta una muratura esterna scandita da archetti pensili tipici del romanico lombardo. All’interno si trovano resti di affreschi e una cripta ad ambulacro, risalente all’VIII secolo, accessibile da due scale laterali.

Gli ambienti come il refettorio, dove un tempo le monache si riunivano per i pasti, e gli spazi sotterranei usati come magazzini e depositi, mostrano la complessità della vita monastica, in cui lavoro e preghiera si intrecciavano quotidianamente.

Tra le curiosità legate al Monastero di Torba vi è una leggenda molto suggestiva, legata agli affreschi della torre: mancano infatti i volti di tre monache su otto, si dice perché queste religiose sarebbero fuggite dal monastero e, dopo la loro morte, i loro spiriti sarebbero rimasti a vagare nei dintorni, cercando pace e redenzione entrando nuovamente nei dipinti. Un’altra tradizione popolare narra di un tesoro nascosto con preziosi arredi sacri, sepolto dalle monache per proteggerlo dai saccheggi durante periodi di instabilità politica, un mistero che ancora oggi attira la fantasia dei visitatori.

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Blitz

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