Pasticcio del governo sul bonus assunzioni under 35: decreto sbagliato, marcia indietro e caos per le aziende
- Postato il 10 aprile 2025
- Lavoro
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il governo dà rassicurazioni, ma le imprese che a fine 2024 hanno assunto giovani under 35 sono ancora in ansia. Il decreto che dovrebbe garantire loro l’incentivo per i contratti attivati non è ancora stato pubblicato. Ancora peggio: era stato pubblicato a fine febbraio ma poi è stato ritirato e cancellato perché conteneva un pasticcio: diceva che le assunzioni agevolabili erano solo quelle effettuate dopo la data del 31 gennaio 2025, cioè dopo l’autorizzazione dell’Unione europea. Da lì, il panico, e poi la marcia indietro che ha creato maggiore confusione. Ora il ministero del Lavoro garantisce che il nuovo decreto è in procinto di essere pubblicato e che saranno agevolati i contratti sottoscritti a partire da settembre 2024.
Facciamo un passo indietro. Da dove nasce questo equivoco non da poco? Quest’anno gli incentivi per le assunzioni di giovani con meno di 35 anni di età sono due. Uno è quello generale, che vale in tutto il territorio nazionale, e permette uno sconto sui contributi fino a 500 euro al mese. L’altro è quello che potremmo definire “rinforzato”, perché vale fino a 650 euro al mese ma è fruibile solo nella Zes, cioè nelle Regioni del Mezzogiorno. Secondo il decreto Coesione, entrambi gli incentivi erano sottoposti all’autorizzazione della Commissione europea, atto necessario a escludere che si tratti di aiuti di Stato vietati dai trattati.
Il problema è che il via libera è arrivato solo a fine gennaio, mentre le aziende confidavano nel fatto che quantomeno le assunzioni con il bonus generale potessero essere agevolate già a partire da settembre 2024. Ecco quindi il guaio a cui il governo ha intanto provato a rimediare facendo sparire il decreto dai siti istituzionali. Risultato: una nuova agonia per le imprese in attesa del nuovo decreto. Ora il ministero prova a tranquillizzare: “Il decreto attuativo sul cosiddetto bonus giovani è alla fine della sua fase istruttoria e confidiamo in una sua prossima pubblicazione”, spiegano al Fatto.
“Possiamo anticipare – aggiungono – che, grazie a un intenso confronto con la Commissione Europea, è stato possibile concordare l’applicazione dell’esonero fino a 500 euro mensili per tutte le assunzioni a tempo indeterminato di under 35, ovunque residenti, a partire da settembre 2024”. Quindi la data del 31 gennaio varrà solo per l’incentivo rinforzato in area Zes. Questo lo aveva anche anticipato il sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon rispondendo a un’interrogazione del Movimento Cinque Stelle. Tuttavia, va ribadito, era lo stesso decreto Coesione a sottoporre entrambi gli incentivi all’autorizzazione dell’Unione europea.
“Il pasticcio combinato dal ministero del Lavoro sul bonus giovani – ha commentato Davide Aiello, deputato M5S – è l’emblema del dilettantismo di questo governo, che non conosce nemmeno il contenuto delle leggi che scrive. Ancora oggi, le imprese che hanno già effettuato assunzioni fra il 1° settembre 2024 e il 30 gennaio scorso credendo di poter usufruire dell’incentivo sono tra color che son sospesi. Una vergogna assoluta”.
Il bonus assunzioni under 35 probabilmente non sarà la soluzione a tutti i problemi. L’occupazione giovanile resta uno degli aspetti più critici di questi anni. Infatti, quando si enfatizzano i record dei dati sul lavoro, spesso si dimentica di dire che la crescita è quasi tutta a favore degli over 50. Nell’ultimo anno, infatti, gli occupati in quella fascia sono aumentati di ben 542mila, mentre sono diminuiti di 10mila quelli nella fascia tra 25 e 34 anni. Sicuramente a influire c’è anche l’aspetto demografico, ma anche al netto di quella componente l’aumento di occupazione degli over 50 è pari al 4%, mentre tra gli under 35 è di appena 0,4 punti. In un simile contesto, appare beffardo l’aver creato anche una fase di incertezza sul bonus assunzioni.
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