Paolo Mieli spiana la sinistra: "Innocenti uccisi, loro indifferenti"

  • Postato il 8 settembre 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Paolo Mieli spiana la sinistra: "Innocenti uccisi, loro indifferenti"

La fede politica dichiaratamente progressista non impedisce a Paolo Mieli di prendere le distanze dalla sinistra italiana, preda ormai di una deriva sempre più estremista e pericolosa. Soprattutto per quel che riguarda la politica estera.

L'editorialista ed ex direttore del Corriere della Sera sottolinea la differenza di approccio sulle due guerre in corso: "Bombe vengono lanciate dall’esercito israeliano su Gaza e provocano massacri di civili inermi. Accompagnate da uno sdegno pressoché unanime. Bombe vengono lanciate dall’esercito russo sull’Ucraina e provocano massacri di civili inermi. Accompagnate da uno sdegno che esiteremmo a definire unanime", scrive Mieli. 

 

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Se da un lato l'Europa, Sergio Mattarella e lo stesso Papa Leone XIV non hanno mai nascosto il loro "crescente disagio" per la morte di innocenti condannando "entrambi i fronti", a sinistra sta accadendo qualcosa di diverso, suggerisce Mieli. "E' ben visibile un più che giustificato sdegno per l’uccisione degli innocenti palestinesi a fronte di una pressoché totale indifferenza nei confronti degli uccisi in Ucraina. Non tutta la sinistra, per carità". Nel Pd l'unica eccezione, sottolinea il direttore, è la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno. L'europarlamentare ha organizzato a Ventotene un evento invitando la vedova di Navalny, la Premio Nobel iraniana Shirin Ebadi, la leader della resistenza ucraina Sviatlana Tsikhanouskaya

 

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"L'iniziativa è passata quasi sotto silenzio nonostante l’appuntamento sia fissato nella veneratissima isola in cui fu scritto lo storico appello di Rossi, Spinelli e Colorni", ironizza Mieli auspicando che almeno Giorgia Meloni o Antonio Tajani possano trovare un momento per parteciparvi.

 

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Mieli estende l'invito, polemicamente, anche a Elly Schlein. Perché "degli altri ci sembra inutile parlare perché — e qui forse sbagliamo — non pensiamo che all’osservatore Bersani, ai direttamente impegnati Conte, Fratoianni e Bonelli importi più del dovuto di un convegno del genere". " Chi ha davvero a cuore la pace - chiosa Mieli - deve avere ben chiaro il quadro complessivo del contesto in cui alcuni popoli vengono martoriati e ad opera di chi questo accade".

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Autore
Libero Quotidiano

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