“Panettone sospeso”, l’iniziativa a Pescara: un dolce a prezzo scontato per la mensa dei poveri. “Ma in molti non aderiscono”

  • Postato il 25 dicembre 2024
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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A Napoli c’è il caffè sospeso, a Pescara il panettone sospeso. Il sottotitolo dell’iniziativa è quasi scontato: “Un dolce gesto di generosità”. Ma la proposta non lo è per nulla, perché il desiderio di fare un dono alla mensa di San Francesco della città abruzzese, a quanto pare, non è così comune. Lo sa bene Cristian D’Arcangelo, gestore dell’enoteca “Wine Room”, che da due anni (d’accordo con l’azienda agricola “Cantina Tollo”, proprietaria del punto vendita) ha deciso di dare un contributo perché sia Natale per tutti, anche per chi non ha una casa, un letto, un pasto o una famiglia. Funziona proprio come il caffé sospeso: chi entra nel negozio per acquistare qualsiasi prodotto può comprare anche un panettone a prezzo scontato (dieci euro anziché 22) destinato alla mensa francescana, la prima opera di servizio mai aperta a Pescara: gestita da volontari, conta quaranta posti a sedere con un servizio di cucina a rotazione. La sua missione è dare sostegno e assistenza ai bisognosi, anche e soprattutto in questi giorni di festa.

Lo scorso anno l’iniziativa era andata a favore della Caritas e aveva permesso di raccogliere decine di panettoni. Quest’anno, nonostante le molte adesioni, si è registrata qualche difficoltà in più: “Lo propongo a tutti i clienti perché è una possibilità per ciascuno di noi di fare un gesto all’apparenza insignificante, ma che permetterà a tante persone di festeggiare come tutti noi. Eppure c’è qualcuno che non aderisce”, racconta al fattoquotidiano.it. Ma si dice comunque soddisfatto: “Noi facciamo il nostro pezzetto”.

La crisi, infatti, fa “scricchiolare” anche il senso di solidarietà: chi lo scorso anno poteva magari permettersi di aiutare anche gli altri, ora ci pensa. Magari entra in enoteca per fare un dono a un amico, alla famiglia o ai parenti, ma è restio ad aggiungere soldi per i più poveri. Tuttavia, da un sondaggio di Altroconsumo fatto tra il 21 e il 28 ottobre scorso su un campione di 1.186 italiani, emerge che, nonostante un intervistato su tre si sia proposto di spendere meno dello scorso anno, alla fine la spesa pianificata è di quasi cinquanta euro in più rispetto alle aspettative del 2023. Gli italiani prevedevano, infatti, di “investire” in media 490 euro per le festività natalizie, una cifra superiore ai 446 euro pianificati per il Natale 2023 e pari a circa un quarto del reddito familiare mensile.

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Il Fatto Quotidiano

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