Panatta scova il lato umano di Sinner: "A Vienna ho notato un dettaglio nuovo". La sensazione sulla Davis
- Postato il 27 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Il campione e l’uomo. Quante volte di Jannik Sinner si è sottolineata la tempra glaciale, la capacità di farsi scorrere e scivolare tutto addosso, di riuscire a rimanere focalizzato sul campo e solo su quello, a dispetto di critiche, bufere e polemiche esterne. Ecco, dopo Vienna Adriano Panatta ha notato una svolta “comportamentale” nel rosso di San Candido. Un Sinner “maturo”, pronto ad aprirsi all’esterno, non più a rinchiudersi in una gabbia dorata ma frutto e conseguenza di mille sacrifici. Un Sinner capace – finalmente – di parlare liberamente dei propri sentimenti affettivi, oltre che delle ambizioni sportive.
- Sinner, la svolta di Vienna: Laila Hasanovic
- La differenza tra Sinner, Alcaraz e gli altri
- Panatta: "Italia forte in Davis anche senza Jannik"
Sinner, la svolta di Vienna: Laila Hasanovic
Un Sinner più umano e non per questo meno fuoriclasse. “Nella finale a Vienna l’ho visto molto bene”, il giudizio di Panatta nel corso dell’ultima puntata della Domenica Sportiva. “L’ho visto bene nelle difficoltà. Non ha certamente cominciato bene il match, ha perso il primo set contro Zverev, ma poi è venuto fuori”. Quindi la sottolineatura della “novità”, il “dettaglio” dirompente capace di segnare una discontinuità col passato: “L’ho visto anche un po’ più umano. Tra gli spalti c’erano i suoi genitori, i suoi amici e anche la fidanzata, a cui lui ha dedicato un ringraziamento nel suo discorso nella premiazione”.
La differenza tra Sinner, Alcaraz e gli altri
Insomma, viva il “nuovo” Sinner meno cyborg e più in simbiosi col resto dell’umanità. Una vicinanza, anche coi tifosi, testimoniata anche dal messaggio di ringraziamento di Jannik per il sostegno ricevuto “da chi ha capito” in mezzo al mare di critiche dopo il no alla Davis. “Sinner e Alcaraz sono inavvicinabili in questo momento“, ha aggiunto Panatta. “Gli avversari non battono mai Jannik, magari è lo spagnolo che ci può perdere in qualche circostanza perché è uno un po’ più estemporaneo e meno solido in alcune circostanze. Ma tra loro due e gli altri c’è una differenza molto netta“.
Panatta: “Italia forte in Davis anche senza Jannik”
A proposito di Davis, quali sono le chance dell’Italia dopo il no di Sinner? “Volandri ha convocato Musetti, Cobolli, Berrettini, i due doppisti. Sinceramente non c’è niente da eccepire”, l’analisi di Panatta. “È una squadra forte, la sensazione è che possa giocarsela comunque. Musetti è ormai stabilmente in top 10, Cobolli è vicino alla top 20, Berrettini sui campi veloci è sempre una minaccia per i suoi avversari. In più abbiamo una coppia in doppio tre le migliori dieci al mondo. Soprattutto Musetti è cresciuto, quando un giocatore è nei primi dieci e ci rimane con costanza, significa che ha una base molto solida. Gli manca ancora un pezzettino per entrare tra i primi 4-5“.