Paltrinieri, un argento che vale quanto un oro. "Ho usato la testa, ma che fatica". La dedica di Rossella FIamingo

  • Postato il 18 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
  • 4 Visualizzazioni

Va bene che abbiamo Sinner, che tutto quel che tocca fa diventare oro. Ma di Gregorio Paltrinieri l’Italia dello sport non si stancherà mai. E l’ennesima medaglia iridata di una carriera che non ha eguali nel panorama del nuoto azzurro testimonia la grandezza di un campione che sa come resistere all’incedere del tempo, capace di andare sempre oltre i propri limiti e di spingere l’asticella un po’ più in là. E se gli argenti nella 10 e nella 5 km dei mondiali di Singapore possono apparire alla stregua di normale amministrazione, nella realtà rappresentano due risultati di un valore assoluto, ben oltre l’ordinario.

Un altro finale da urlo: “Più di così non potevo fare”

Paltrinieri ha corso la 5 km nelle acque calde e tempestose dell’isola di Sestosa con il dito anulare della mano sinistra fratturato, e per giunta con un tutore che s’è perso nel mare dopo una manciata di bracciate appena. “La protezione è durata davvero poco, ma a quel punto non è che potessi uscire dall’acqua e metterne una nuova”, ha spiegato Greg dopo l’arrivo.

“Anche per questo la gara è stata decisamente più dura rispetto a quella di due giorni prima, soprattutto pensando alla tattica che ho dovuto mettere in pratica per non rischiare di essere risucchiato dal gruppo. Che Wellbrock fosse il più forte, nonché il favorito, lo sapevamo tutti: forse nel finale ha pagato anche lui dazio alla fatica, ma eravamo tutti a tutta e la lotta per mantenere il secondo posto ha prosciugato anche le mie energie. Una cosa però la so: più di così, proprio non avrei potuto fare”.

Anche perché le acque dell’isola di Sestosa hanno presentato ancora una volta il conto: Era troppo caldo, seppur si sia gareggiato al mattino. La stanchezza s’è fatta sentire, ma vale per me come per gli altri. Io però avevo il problema al dito e questo un po’ mi ha condizionato, facendomi fare molta più fatica”.

Niente vasca a Singapore: “Il dito ha sciolto l’ultimo dubbio”

Quella frattura all’anulare sinistro è la ragione per la quale i mondiali di Paltrinieri finiranno nel fine settimana, dopo le gare rimaste nel programma del fondo. “Dopo il tempo fatto registrare sui 1.500 al Settecolli ho pensato davvero di poter disputare la gara in vasca, poi però ho capito che è bene restare fedeli al programma originale, che appunto prevedeva solo le gare in acque libere.

So perfettamente che se mi impegno nella giusta maniera ho ancora nelle mani un tempo importante nei 1.500, ma quest’anno mi sono concentrato sul fondo e credo sia giusto proseguire su questa strada. Poi non nego che proprio il problema al dito è diventato un altro motivo tale da dissuadermi dall’idea di scendere in vasca a fine mese. So che così facendo lascio sul tavolo una buona occasione, ma credo che sia la cosa giusta da fare”.

Domani però c’è la 3 km knockout, format che Greg non sembra digerire troppo: “Parteciperò alla gara, ma senza sapere davvero come potrà andare. Questo format è un terno al lotto, fa dell’imprevedibilità la sua miglior virtù. Lotterò come ho fatto anche nella 5 km, ma senza troppi assilli e con la voglia solo di provare a combinare qualcosa di buono”.

Domani la 3 km knockout, ma senza troppi assilli

La 3 km knockout è la novità della stagione del fondo. È una gara a eliminazione che si disputa su tre manche: la prima, di 1,5 km, prevede una partenza di gruppo e la qualificazione alla seconda manche (che si disputa sulla distanza di un chilometro) di soli 16 atleti. Gli 8 migliori tempi fanno dritti a giocarsi la terza manche, una sorta di finale, sulla distanza di 500 metri.

È una gara che premia l’esplosività e anche la capacità di recuperare in fretta tra una manche e l’altra. Per uno come Paltrinieri, abituato a venir fuori alla distanza, non proprio il massimo della vita. Ma da uno come Greg (che a fine maggio agli Europei chiuse al quinto posto) è sempre lecito aspettarsi di tutto, come fatto proprio nella 5 km.

“Ho fatto una prestazione “geniale”, perché c’ho messo molto del mio. Se avessi disputato questa gara qualche anno fa, sicuramente l’avrei chiusa fuori dalla zona medaglie, perché avrei anteposto la forza bruta e la velocità all’interpretazione dei momenti della gara. Mi sono trovato in una posizione scomoda e anche la marcia di avvicinamento a questi mondiali è stata complicata, perché tra il problema al gomito e vicissitudini varie non sono mai andato bene. Ho tenuto alta la concentrazione e questo mi ha permesso di cambiare tattica quando ce n’è stato il bisogno”. Questione di adattamento: per Paltrinieri, l’uomo d’oro del nuoto italiano, normale amministrazione.

La dedica della sua Rossella: “Indescrivibile…”

Poche ore dopo la gara che ha consegnato a Greg il secondo argento dei suoi mondiali è arrivata anche la dedica via social della fidanzata Rossella Fiamingo: “Indescrivibile”, con un cuore a testimoniare tutto l’affetto che la spadista nutre nei confronti del suo compagno di vita, al quale l’amore ha certamente giovato sopra ogni ragionevole dubbio (e la stesso cosa può dire Rossella, visti i recenti risultati ottenuti nella scherma).

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti