Palasport rovente, Salis: “L’impianto di condizionamento doveva essere consegnato funzionante”
- Postato il 16 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. All’indomani del caso del Palasport “al caldo”, per via di un malfunzionamento dell’impianto di condizionamento proprio all’avvio dei campionati europei di scherma, la sindaca di Genova Silvia Salis, che ieri aveva effettuato un sopralluogo per fare il punto della situazione, interviene oggi direttamente sul tema, a margine dell’assemblea di Assagenti.
“Ci sono state delle cose da rivedere, da aggiustare – afferma – sicuramente ci sono stati dei disagi legati al calore, ma voglio ringraziare tutta la macchina comunale e le figure che si sono occupate a diversi livelli, quindi non solo comunali, per risolvere il problema e e credo che la situazione stia migliorando, per cui, insomma, le gare si svolgeranno nel migliore dei modi”.
Da sindaca con delega allo Sport e Grandi Eventi, ma anche da ex olimpionica e atleta professionista, Salis è stata toccata nel vivo: “Immaginate quanto, visto il mio passato, per me sia importante garantire le migliori condizioni agli atleti, domenica ho fatto un sopralluogo proprio per capire quali fossero le possibilità eh per gestire al meglio questo momento. Ovviamente ulteriori valutazioni andranno fatte successivamente. Adesso, la cosa importante, è garantire lo svolgimento dei campionati europei di scherma”.
A chi le chiede se non fosse importante presentarsi già dall’inizio con un clima adeguato, la sindaca risponde: “Premetto che non è mia responsabilità, ma quando diventi sindaca di una città, tutto è tua responsabilità, è chiaro che un impianto di quel genere ci doveva essere consegnato in grado di poter effettuare qualsiasi tipo di evento durante tutto l’anno, sono approfondimenti che faremo con chi ci ha consegnato l’impianto, con i tecnici, non c’è bisogno di fare nessun tipo di di proclama, però è giusto che la città abbia, visto che l’ha pagato, un impianto funzionante”.
Il riferimento è al recente passaggio dell’arena estiva del Palasport al Comune di Genova – compravendita da 23,5 milioni dopo che l’intera struttura, pre restyling, era stata ceduta a Cds Holding per 14 milioni – “firmato” dalla sindaca Salis (in realtà da una dirigente) all’inizio del suo mandato in nome di un’operazione definita tutta dal centrodestra.
Intanto ci sono alcune ipotesi su che cosa non abbia funzionato nel condizionamento del Palasport. Inizialmente gli organizzatori avevano parlato genericamente di un guasto e lo stesso era filtrato, domenica, anche dallo staff della sindaca. Più probabilmente il caldo soffocante era dovuto a una serie di concause: la mancata pulizia dei filtri del sistema di aerazione e l’accensione avvenuta due giorni prima della gara, non abbastanza per saturare lo spazio enorme del palasport con l’aria refrigerata, il tutto in giornate di temperature record per la metà di giugno.
Nella struttura di piazzale Kennedy le gare degli Europei di scherma si svolgono solo in orario tardo pomeridiano – non si sa se il programma sia stato stilato in questo modo nella consapevolezza che avrebbe potuto fare molto caldo – mentre il resto delle competizioni si tiene nel padiglione Jean Nouvel, dove non sono stati riscontrati problemi di climatizzazione.