Padri ingombranti in F1: Antonelli risponde alle polemiche sul padre Marco

  • Postato il 13 giugno 2025
  • Formula 1
  • Di F1ingenerale
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Antonelli e il suo primo anno in un mondo di squali e di massima concentrazione: ecco il ruolo chiave del padre Marco nel suo debutto in F1

Nel venerdì del GP del Canada, Kimi Antonelli ha aperto uno spaccato intimo e profondo sul suo rapporto con il padre Marco Antonelli, figura centrale nel percorso di crescita del giovane talento bolognese. In un paddock sempre più esigente e competitivo, l’appoggio familiare si rivela un’arma fondamentale per affrontare le difficoltà e le pressioni del Circus.

Durante le ultime tappe, sui social, era comparsa una polemica che riguardava proprio Marco Antonelli, visto a tratti come figura ingombrante per Kimi. Ma il giovane pilota ha subito chiarito l’importanza del padre e di come sente la necessità della sua presenza.

Padri ingombranti in F1: Antonelli risponde alle polemiche sul padre Marco
Antonelli nel paddock con la sua sorellina Maggie @Mercedes AMG F1

Nel suo primo anno in Formula 1, Kimi ha evidenziato come l’esperienza paterna e la presenza in pista siano essenziali per mantenere lucidità e serenità: “Mio padre è un punto fermo. Mi ha insegnato tutto fin da piccolo. Avere qualcuno come lui in pista, specie nel mio primo anno in F1, è fondamentale. È un mondo intenso e difficile. Ho affrontato tre weekend complicati, e mentalmente non è stato facile. Qui è come stare in acqua con gli squali: se non rendi, ti mangiano. Lui mi aiuta a restare concentrato. Guardiamo insieme gli on-board, analizziamo le sessioni passate, cerchiamo di migliorare.”

Il rapporto tra Antonelli e suo padre Marco necessario nelle difficoltà

Una riflessione lucida, maturata dopo un trittico difficile a livello tecnico e mentale, in cui Antonelli ha dovuto confrontarsi con l’ostacolo della gestione delle gomme e un ritmo non sempre all’altezza delle aspettative. Ma il giovane pilota Mercedes non si è lasciato abbattere.

Alla domanda su come bilanci la crescita personale con la pressione di competere tra i migliori al mondo, Kimi ha risposto con grande consapevolezza: “Non è facile. Sto imparando che bisogna essere subito al massimo, sin da FP1. Se resti indietro, poi è dura recuperare. Ma non ho motivo per farmi intimidire. Correre contro i migliori è stimolante, un banco di prova per me. Ho tanto da imparare, da affrontare. Il trittico mi ha dato lezioni importanti. È stato il primo periodo davvero duro, senza prestazioni, senza fiducia, con problemi di gomme. Ora so meglio come reagire in futuro.”

Antonelli ha mostrato ancora una volta grande maturità per la sua età, lasciando trasparire la voglia di crescere e il desiderio di sfruttare ogni difficoltà come trampolino per il futuro. In un mondo dove “gli squali” non perdonano, avere accanto chi ti ha insegnato a nuotare può fare davvero la differenza.

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