Pace sì, ma con i muscoli, dice la Nato. E vale anche per Trump

  • Postato il 27 giugno 2025
  • Di Il Foglio
  • 2 Visualizzazioni
Pace sì, ma con i muscoli, dice la Nato. E vale anche per Trump

Al direttore - A voler assegnare con cadenza quotidiana il premio “Volenterosi Nemici di Israele, tendenza anni Trenta”, ieri l’avrebbe vinto a mani basse il comune di Sesto Fiorentino. Le sue otto farmacie controllate hanno disposto dal prossimo primo luglio, per decisione dell’amministrazione comunale, il boicottaggio  di “farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e preparati cosmetici prodotti da aziende israeliane o realizzati con capitale israeliano”. L’iniziativa sarebbe palesemente illegale, se non ci fosse (bontà sua) la postilla che garantisce la fornitura di farmaci prescritti in maniera specifica. Ma per tutti quelli sostituibili con prodotti equivalenti, uno zelante farmacista e/o commesso, magari opportunamente fornito dallo stesso comune di Sesto Fiorentino di kefiah da drappeggiare al collo o come copricapo, provvederà a consigliare un’alternativa che non implichi nessuna connivenza con l’entità sionista. 
Nicoletta Tiliacos

Al direttore - Nel 1947 Kurt Gödel, dopo sette anni di insegnamento all’Institute for Advanced Studies di Princeton, chiede la cittadinanza americana. Viene così convocato dal giudice per l’udienza di rito. A fargli da testimoni sono due dei suoi migliori amici, Albert Einstein e Oskar Morgenstern, l’inventore – con John von Neumann – della teoria dei giochi. Giunti in tribunale, il giudice li invita nel suo studio. Dopo una breve conversazione, dice a Gödel: “Lei era sotto una malvagia dittatura. Ma fortunatamente una cosa del genere da noi non è possibile”. “Al contrario, so come potrebbe accadere”, replica Gödel. E inizia a spiegare come la Costituzione permettesse l’instaurazione di un regime dispotico anche negli Usa. A quel punto, il giudice fa finta di niente, mentre Einstein e Morgenstern cercano in tutti modi di metterlo a tacere. Pochi mesi dopo, diventa comunque un cittadino statunitense. Secondo il grande logico moravo, l’articolo V della Costituzione, non ponendo vincoli sostanziali alla sua emendabilità, poteva consentire anche l’approvazione di un emendamento soppressivo della forma repubblicana di governo. In realtà, la più grande limitazione posta dalla Costituzione al potere della maggioranza risiede proprio nella sua resistenza, praticamente impenetrabile, alla procedura formale di revisione. L’articolo V la rende infatti molto rigida, subordinando ogni cambiamento formale a una proposta avanzata dalla maggioranza di due terzi del Congresso o dagli organi legislativi di due terzi degli stati, che va successivamente ratificata da tre quarti degli stati. Gödel non poteva certo immaginare che l’ipotesi da lui formulata avrebbe preso forma a suon di “ordini esecutivi” dell’attuale inquilino della Casa Bianca. Da questa forzatura estrema dei poteri presidenziali si può concludere che gli Usa stanno scivolando verso una sorta di regime illiberale? Lascio la risposta a chi se ne intende.
Michele Magno

Tutto vero. Ma intanto ci si consola con la Nato, che non assecondando la fuga verso i regimi illiberali mercoledì, nel suo testo finale, ha ricordato cosa bisogna tenere a mente quando si combattono, nella contemporaneità, i regimi illiberali. Primo: l’impegno a sostenere l’Ucraina non è solo morale ma militare ed economico. Secondo: la Russia è una minaccia strategica a lungo termine. Nel concreto: si riafferma il “duraturo impegno sovrano a fornire supporto all’Ucraina”, si specifica che i contributi diretti alla difesa ucraina saranno conteggiati nella spesa per la difesa dei paesi membri, la Russia viene definita come una “minaccia a lungo termine per la sicurezza euro-atlantica”. Pace sì, ma con i muscoli. E vale anche per l’America. Non male, no?

Al direttore - E’ iniziato il 27 giugno un 25 Aprile destinato a durare 36 giorni, fino al 2 agosto.  Sono trascorsi 45 anni dalla strage di Ustica (il Dc-9 della Itavia) a quella della stazione di Bologna. Con l’aria che tira, le ricorrenze daranno modo alla sinistra di mettere in campo i temi della polemica politica che ritiene più utili alla sua propaganda: il duelli aerei, la Nato (fuori l’Italia dalla Nato e la Nato dall’Italia), lo zampino di Israele, il Muro di gomma.  Su  Ustica, insomma, la verità  dell’ideologia continuerà a fare aggio su quella giudiziaria. Per quanto riguarda il 2 agosto,  si evocheranno le parentele e le comuni radici tra i terroristi ex Nar e il partito al governo, i servizi deviati, la P2, i mandanti (ormai  defunti). Tutto pur di tenere al riparo il terrorismo palestinese al soldo dei libici, allora molto attivo.
Giuliano Cazzola

Continua a leggere...

Autore
Il Foglio

Potrebbero anche piacerti