Oxford nomina “rage bait” parola del 2025: cosa significa il termine

  • Postato il 1 dicembre 2025
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L’Oxford English Dictionary ha identificato il sostantivo “rage bait” (letteralmente ‘esca della rabbia’) come parola del 2025. Lo ha annunciato l’Oxford University Press, la casa editrice del noto dizionario britannico. “In una perfetta sintesi del caos del 2025 – e in seguito a un voto pubblico e all’analisi dei nostri esperti linguistici, rage bait è stata incoronata Parola dell’Anno”, ha affermato l’editore in un post su Instagram.

Il dizionario definisce “rage bait” come un contenuto online creato appositamente per provocare rabbia o indignazione attraverso contenuti provocatori o offensivi, in genere pubblicati per aumentare il traffico su una pagina web oppure le interazioni su una piattaforma di social media.

Il concetto di “rage bait” è simile a quello più generale di “click bait“, ovvero la creazione e pubblicazione di contenuti online che attirano l’attenzione degli utenti e li incoraggiano a cliccare su un link per visitare una determinata pagina web. Ma i contenuti “rage bait” hanno anche l’obiettivo specifico di far arrabbiare le persone.

L’editore ha attribuito l’importanza del termine alla produzione sempre più consapevole di contenuti che innescano gli algoritmi di viralità sulle piattaforme social, alimentando la diffusione di contenuti provocatori e divisivi, progettati per suscitare reazioni emotive negli utenti.

“Offline, questo fenomeno gioca ora un ruolo importante anche nel plasmare i dibattiti su politica, identità e disinformazione”, ha sottolineato l’Oxford University Press. Questa riflessione si inserisce anche nel dibattito sul concetto di ‘post-verità’, termine che nel 2016 era stato eletto come parola dell’anno dal dizionario britannico.

L’editore ha selezionato la parola dell’anno in base a una votazione online sul suo sito web. Tre parole erano entrate nella rosa dei candidati: oltre a “rage bait”, c’erano il sostantivo “aura farming”, ovvero la creazione di un’immagine attraente online, e il verbo “biohack”, che indica gli sforzi per migliorare le prestazioni del corpo cambiando dieta o stile di vita o utilizzando dispositivi tecnologici.

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Il Fatto Quotidiano

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