Ospedale San Martino, Pastorino: “Calendarizzare le visite dei pazienti oncologici”. Nicolò: “Ci stiamo lavorando”

  • Postato il 14 gennaio 2025
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Nuovo blocco operatorio ospedale San Martino

Genova. I pazienti oncologici del San Martino stanno affrontando gravi disagi. La mancata calendarizzazione delle analisi di follow-up, siano esse ematochimiche o diagnostiche, rappresenta un problema serio per la continuità delle cure e la serenità dei pazienti. “Non è accettabile che chi affronta le conseguenze di patologie gravi che prevedono follow-up da protocollo scientifico non abbia la certezza di un calendario degli esami da effettuare“. È quanto denuncia Gianni Pastorino, consigliere regionale della Lista Orlando, che oggi ha presentato in aula un’interrogazione sul tema.

Regione Liguria sta lavorando per calendarizzare le analisi per i malati oncologici o affetti da patologie gravi al fine di garantire maggiore certezza e continuità nelle cure permettendo al paziente di limitare spostamenti, anche grazie alla digitalizzazione – risponde l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò -. È già in corso un progetto per la revisione dei percorsi di follow-up al fine di renderli efficaci nei confronti dei pazienti presi in carico”.

Pastorino ha riferito il caso di “pazienti costretti a rivolgersi a strutture pubbliche con ritardi nelle prestazioni oppure a strutture private per ottenere esami tempestivi, un’alternativa che non tutti possono permettersi. Questo non è accettabile. È necessario un piano chiaro e pubblico per la calendarizzazione degli esami, che garantisca una presa in carico completa e continuativa per il periodo previsto dai protocolli”.

“Quando in aula il consigliere Pastorino parla di mancata presa in carico evidentemente non è ben informato: vi è un’importante differenza organizzativa tra follow-up al termine del ciclo di cura e pazienti in trattamento attivo e cioè pazienti presi in carico e seguiti dal day hospital che organizza loro visite, controlli ed esami”, replica Nicolò.

Ma Pastorino cita le dichiarazioni del presidente Bucci che il 6 dicembre annunciava un “grosso cambiamento” nelle sue intenzioni: “Faremo in modo che gli ospedali e i medici decidano già dall’inizio, cioè dal primo momento in cui il malato cronico viene individuato, tutto il programma di visite ed esami che devono essere fatti in un’ottica di almeno tre anni, così vengono tutti prenotati e non c’è bisogno di mettersi in lista d’attesa. Questo è fondamentale per garantire il servizio a tutti gli anziani”.

“I nuovi casi che ogni anno si presentano presso il Cancer center sono oltre 4mila, i casi prevalenti (i casi che vengono seguiti il follow-up) sono mediamente oltre 5mila, con una continua necessità di prestazioni di monitoraggio”, prosegue Nicolò, che in effetti aggiunge: “È iniziato con l’assessorato un iter di revisione dei percorsi di follow-up anche al fine di armonizzarli a livello regionale sia in termini di durata sia in termini di composizione ed è in corso la ricognizione sia dei percorsi già attivi (esempio Breast unit) sia di quelli da attivare, oltre che un’attività di armonizzazione informatica delle agende di secondo livello al fine di semplificare le attività di prenotazione e garantire la presa in carico secondo criteri condivisi”.

“La giunta Bucci parla tanto di dialogo tra maggioranza e opposizione ma, nei fatti, non ascolta. Ricordo che Nicolò è assessore da due mesi ma il centrodestra governa questa regione da nove anni e mezzo – conclude Pastorino -.  La sanità pubblica deve essere accessibile e tempestiva, soprattutto per chi vive una condizione di fragilità. La Regione ha il dovere di intervenire subito, non con promesse vaghe, ma con soluzioni concrete per eliminare questi ritardi e facilitare la prenotazione degli esami. Vigilerò affinché questa situazione venga risolta e non si ripeta. I pazienti oncologici devono avere la certezza di poter contare su un servizio sanitario efficiente e umano”.

Autore
Genova24

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