Oscar 2026, i 24 film che si contendono la designazione per l’Italia. Ecco perché non c’è La Grazia di Sorrentino
- Postato il 15 settembre 2025
- Cinema
- Di Il Fatto Quotidiano
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Soldini, Salvatores o addirittura Segre? Sarà gara molto aperta tra i 24 film italiani designati da Anica per concorrere alla designazione del titolo candidato a rappresentare l’Italia agli Oscar nella selezione per il Miglior film Internazionale 2026. I film scelti sono: Berlinguer. la grande ambizione di Andrea Segre; Diamanti di Ferzan Özpetek; Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt; Duse di Pietro Marcello; Elisa di Leonardo Di Costanzo; Eterno visionario di Michele Placido; Familia di Francesco Costabile; Follemente di Paolo Genovese; Fuori di Mario Martone; Hey Joe di Claudio Giovannesi; Il monaco che vinse l’apocalisse di Jordan River; Il nibbio di Alessandro Tonda; Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri; Il treno dei bambini di Cristina Comencini; L’amore che ho di Paolo Licata; L’orto americano di Pupi Avati; La vita da grandi di Greta Scarano; Le assaggiatrici di Silvio Soldini; Le città di pianura di Francesco Sossai; Le déluge – gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice; Napoli-New York di Gabriele Salvatores; Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi; Trifole di Gabriele Fabbro; Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.
Il toto-titolo è già in atto e la sorpresa è dietro l’angolo. Nessun nome altisonante, ma tante medie produzioni con alterne fortune commerciali e differenti pubblici di riferimento. Tra i ventiquattro spiccano sicuramente Le assaggiatrici di Silvio Soldini, che possiede una sua “internazionalità” nell’argomento trattato (la vicenda di una delle ragazze destinata ad assaggiare il cibo di Hitler prima che il Fuhrer andasse a tavola); il baldanzoso lavoro molto italo-americano di un mostro sacro come Salvatores e perché no quel Berlinguer di Segre amatissimo nel circolo produttivo che conta con uno squarcio storico italiano non lontano dai favori dei votanti dell’Academy. Improbabile invece che si punti ai campioni d’incassi della stagione, Diamanti e Follemente, proprio perché nella casella Oscar Internazionale vince spesso un’idea creativa peculiare, e vagamente provinciale, che gli americani hanno delle singole nazioni in gara.
Infine, visto che i titoli scelti vengono selezionati tra le opere uscite nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2024 e il 30 settembre 2025 è rimasto fuori La Grazia di Paolo Sorrentino, presente sì a Venezia con Duse e Elisa (nell’elenco dei 24), ma che uscirà a gennaio 2026. Nei giorni scorsi, durante il Festival di Venezia, aperto proprio da La Grazia, si è molto discusso attorno alla “strana” data di uscita del film, ovvero quattro mesi dopo la prima veneziana, nonostante Toni Servillo abbia vinto una notevole Coppa Volpi per il miglior attore, mostrando il valore sia artistico che internazionale del film. Sembra quasi che Sorrentino (che ha vinto un Oscar con La grande bellezza nel 2014, ndr) si sia come sottratto dall’arena della competizione, visto anche come al suo precedente Parthenope – tra i suoi maggiori successi commerciali – sia stato preferito per gli Oscar 2025 Vermiglio di Maura Delpero che non entrò nella shortlist. Parthenope è stato anche dimenticato ai David di Donatello, con un Sorrentino fisicamente assente alla serata di premiazione: 15 le nomination e nemmeno un premio. Il Comitato di Selezione, istituito presso Anica su richiesta dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, si riunirà per votare e designare il film nella giornata di martedì 23 settembre 2025. L’annuncio delle shortlist da parte dell’Academy è previsto per il 16 dicembre 2025, mentre le nomination verranno annunciate il 22 gennaio 2026 e la cerimonia di consegna degli Oscars si terrà a Los Angeles il 15 marzo 2026.
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