Orvieto è la città del gusto e dell’accoglienza che incanta tutti
- Postato il 9 ottobre 2025
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- Di SiViaggia.it
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C’è un luogo nel cuore dell’Umbria dove l’ospitalità è un’arte, il gusto un’esperienza e la bellezza un invito a rallentare. Orvieto, premiata da Booking.com come città italiana più accogliente del mondo nel 2025, ha portato la sua storia, i suoi sapori e la sua filosofia di turismo sostenibile alla 63ª edizione del TTG Travel Experience di Rimini, la fiera internazionale dedicata al turismo.
Allo stand “Terra Nostra – Campagna Amica”, la città ha presentato “Il gusto di un’esperienza autentica”, un’iniziativa che ha unito eccellenze enogastronomiche, artigianato, ospitalità e natura, raccontando una destinazione capace di offrire emozioni vere e relazioni umane sincere.
Il gusto dell’autenticità: tra vino, tradizioni e turismo lento
Durante il talk dedicato a Orvieto, alla presenza del sindaco Roberta Tardani, del presidente del Gal Trasimeno Orvietano e del Distretto del Cibo Umbria District, Gionni Moscetti, del direttore del Consorzio tutela del vino di Orvieto, Francesco Nini, della direttrice del Gal Trasimeno Orvietano, Francesca Caproni e del direttore di Coldiretti Umbria, la città ha celebrato il suo riconoscimento come capitale mondiale dell’accoglienza.
Al termine del talk c’è stato uno show cooking dei “Cuochi contadini” di Terra Nostra, guidati da Diego Scaramuzza, che hanno preparato il baccalà all’orvietana, accompagnato da una degustazione di Orvieto DOC e dalla celebre lumachella orvietana servita su piatti in ceramica, altro simbolo della tradizione cittadina.
La lumachella, tipico prodotto da forno a base di pancetta e pecorino, è stata lanciata come simbolo del turismo lento: la sua forma a spirale, che ricorda una lumaca, rappresenta la voglia di riscoprire il tempo e i sapori autentici. Grazie al sostegno del Comune di Orvieto e del Gal Trasimeno, il prodotto è oggi Presidio Slow Food.
Durante l’incontro è stata inoltre presentata la nuova app “Orvieto Experience”, che raccoglie oltre 60 esperienze uniche legate all’enogastronomia, all’artigianato e all’outdoor.
Orvieto, modello di turismo esperienziale e sostenibile
Per il sindaco Roberta Tardani, Orvieto rappresenta un modello di turismo esperienziale: “Essere tra le dieci città più accoglienti del mondo nel 2025 – unica italiana – è un riconoscimento che nasce dalla capacità di un territorio, degli operatori turistici e di una comunità intera di accogliere e di far sentire il visitatore parte di un luogo e di un’esperienza”.
Un turismo fatto di emozioni e connessioni: un calice di vino tra i vigneti, una passeggiata tra i cammini, un laboratorio di ceramica diventano momenti di relazione con un luogo che vive di autenticità.

Il Consorzio Tutela Vini di Orvieto, rappresentato dal direttore Francesco Nini, ha presentato un ambizioso progetto che mira a rendere il vino ambasciatore del territorio e strumento di sviluppo sostenibile: “Stiamo lavorando a un nuovo progetto che mira a creare nel 2026 un marchio collettivo per la promozione enoturistica, capace di legare l’arte e la cultura della città ai suoi prodotti vitivinicoli“.
Il Gal Trasimeno Orvietano ha ribadito il proprio impegno nel sostenere le filiere corte e i processi di valorizzazione nati dal basso, mentre Coldiretti Umbria ha evidenziato come il successo di Orvieto sia il frutto della collaborazione tra agricoltori, operatori turistici e comunità locali. “Si tratta di un segmento, quello agrituristico, che necessita di continua promozione, investimenti e formazione, per questo stiamo lavorando su nuove progettualità“.
Orvieto, con la sua identità forte e la sua accoglienza autentica, continua così a rappresentare la perfetta sintesi tra gusto, cultura e ospitalità: un luogo dove ogni esperienza diventa memoria e ogni incontro un motivo per tornare.