Orrore a Pellaro, cadaveri di due neonati nell’armadio: arrestata la madre
- Postato il 9 ottobre 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 2 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Orrore a Pellaro, cadaveri di due neonati nell’armadio: arrestata la madre
A Pellaro, arrestata la madre 25enne accusata di aver soffocato due neonati cui cadaveri sono stati ritrovati nell’armadio. Si cerca un terzo corpicino. Il fidanzato della 25enne è indagato.
PELLARO (REGGIO CALABRIA) – Un abisso di orrore domestico si è spalancato nella periferia di Reggio Calabria, a Pellaro. La Polizia di Stato ha eseguito, oggi 9 ottobre 2025, l’ordinanza del GIP, ponendo agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico una giovane donna di 25 anni, ora accusata di crimini che gelano il sangue: omicidio per soffocamento dei suoi due bambini appena nati, occultamento dei loro corpicini e, agghiacciante corollario, la soppressione di cadavere in relazione a un terzo neonato, partorito e fatto sparire tre anni fa. E’ invece indagato in stato di libertà per favoreggiamento personale, il fidanzato della 25enne.
La ragazza era indagata da luglio 2025, quando i suoi genitori fecero la macabra scoperta: all’interno di un armadio di casa, a causa di un cattivo odore, trovò i corpicini senza vita dei due neonati avvolti in una coperta. Fu la madre della 25 enne ad avvertire immediatamente la polizia, facendo scattare l’inchiesta.
LA PROVA BIOLOGICA E IL BAGNO DI SANGUE SOLITARIO
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, si sono concentrate inizialmente sui filmati di videosorveglianza. Da questi è emerso un dettaglio cruciale: la ragazza sembrerebbe fosse sola all’interno dell’abitazione tra le 19:00 e le 20:30 dell’8 luglio 2025, orario presunto del parto e della conseguente morte dei bambini. Una solitudine fatale. Determinanti sono stati gli accertamenti di natura biologica sul materiale organico sequestrato. Questo presso al Policlinico di Messina, dove la ragazza era stata sottoposta a un intervento di raschiamento.
Tali analisi, per l’accusa, hanno confermato che i due neonati erano «figli dell’indagata, che erano nati vivi e che la loro morte era stata causata da soffocamento».
Poco prima del ritrovamento, la 25enne era stata anche ricoverata al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria per una forte emorragia. Lamentando – fanno sapere gli inquirenti- solo un generico malessere fisico. E «negando categoricamente di essere incinta».
L’OMBRA DEL PASSATO: SI CERCA IL NEONATO DEL 2022 CON CANI MOLECOLARI
Ma con il proseguo delle indagini l’orroge, tuttavia, pare non esser finito e sembra poter rivelare un retroscena altrettanto inquietante. Gli investigatori hanno accertato che la giovane coppia (la 25enne e il suo fidanzato) aveva già affrontato una situazione identica nel 2022. Una situazione segnata da forti disaccordi sul destino del nascituro. Si ipotizza che nell’agosto di quell’anno, la donna abbia partorito. E, subito dopo, potrebbe – secondo quanto sostenuto dagli inquirenti- aver oppresso il corpo del neonato. Per far luce su questo ipotetico terzo, agghiacciante, episodio, la Squadra Mobile ha mobilitato mezzi speciali: unità cinofile (i cani molecolari) e un georadar. Le perquisizioni, oggi, sono state estese agli immobili e ai terreni nella disponibilità della ragazza e dei suoi congiunti, nel tentativo di trovare eventuali resti umani riconducibili ad un neonatro presumibilmente partorito nel 2022.
Il Quotidiano del Sud.
Orrore a Pellaro, cadaveri di due neonati nell’armadio: arrestata la madre