Orro show a Oristano: il Fenerbahce vince il torneo e nonno Peppino la premia. Conegliano e Milano, che flop
- Postato il 26 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Alessia profeta in patria, per la gioia del Fenerbahce che ha impiegato poco ad alzare il primo trofeo della stagione. E poco importa se negli annali di storia del volley turco della Sardegna Volleyball Challenge non resterà grossa traccia: a Oristano, teatro di una delle rassegne più apprezzate e riuscite della brevissima fase di preparazione ai campionati nazionali, la copertina se l’è presa tutta Alessia Orro, unica sarda in campo, che davanti al proprio pubblico ha saputo fare quello che le riesce meglio, cioè dispensare cioccolatini per le compagne. Con un finale di serata all’insegna delle emozioni, bello per l’unicità e la particolarità dei protagonisti.
- Questione di... famiglia: nonno Peppino premia la nipote Alessia
- La UYBA non sfigura, ma Fedorovtseva non perdona
- Courmayeur Cup, Conegliano e Milano ko.: Egonu non basta
Questione di… famiglia: nonno Peppino premia la nipote Alessia
Perché quando c’è stata da premiare la migliore palleggiatrice del torneo, chiaramente tutti sapevano che sarebbe toccato ad Alessia ricevere il premio. Ma a consegnarglielo è stato un ospite davvero speciale: nonno Peppino ha avuto l’onere e l’onore di consegnare il riconoscimento alla nipote, che è stata brava a trattenere l’emozione, concedendosi anche a un breve messaggio di ringraziamento per l’affetto ricevuto dal pubblico presente e per la “pensata” del comitato organizzatore.
“Era da tanto tempo che la mia famiglia non aveva più avuto modo di vedermi giocare, così come tanti amici che sono accorsi su questi spalti nella due giorni di competizione. Per cui posso solo che dire grazie a tutti per l’affetto che mi avete dimostrato”. È il tributo che la Sardegna ha voluto offrire alla palleggiatrice campione olimpica e mondiale in carica: la presenza di nonno Peppino ha reso il clima ancora più familiare, regalando una pagina che va oltre l’aspetto sportivo.
La UYBA non sfigura, ma Fedorovtseva non perdona
Sul campo, come da pronostico, il Fenerbahce ha fatto debitamente il suo: dopo il 3-0 sul Panionos in semifinale, nell’atto conclusivo è arrivato un altro 3-0, stavolta contro Busto Arsizio, che pure ha lottato contro una della formazioni più forti del campionato turco, nonché del volley continentale. I parziali di 25-23, 25-18, 26-24 hanno premiato Orro e compagne, che nell’occasione non hanno schierato Melissa Vargas, che pure è stata premiata come migliore schiacciatrice della manifestazione.
MVP del torneo è stata eletta Arina Fedorovtseva, la 21enne russa figlia d’arte (suo papà Sergej è stato un canottiere, oro olimpico ad Atena 2004 con il quattro di coppia), considerata una delle migliori schiacciatrici al mondo, sebbene sin qui sia stata penalizzata dall’esclusione della Russia dalle competizioni internazionali.
Un’arma importante che Orro ha saputo subito mettere in ritmo, dimostrando che nella nuova avventura sulle rive del Bosforo non mancheranno le bocche da fuoco da innescare per provare a confermarsi tanto in patria (il Fener ha vinto gli ultimi due campionati turchi), quanto possibilmente in Europa, provando a sfidare la corazzata Conegliano.
Courmayeur Cup, Conegliano e Milano ko.: Egonu non basta
A proposito di Conegliano: la sorpresa che non t’aspetti arriva da Courmayeur, dove nella prima semifinale del tradizionale appuntamento di fine estate con la Courmayeur Cup le Pantere di Daniele Santarelli hanno lasciato strada all’Igor Gorgonzola Novara di Lorenzo Bernardi.
Le piemontesi si sono imposte per 3-1, trascinate dai 19 punti di Tatiana Tolok e dai 13 di Lina Alsmeier (bene anche Sara Bonifacio con 12 punti, di cui 4 a muro, e Mayu Ishikawa che in uscita dalla panchina ha firmato 11 punti). A conegliano non sono bastati i 22 punti di Isabelle Haak: dopo aver vinto 25-23 il primo parziale le Pantere sono andate progressivamente spegnendosi, cedendo 25-23, 25-28 e 25-19. Serata senza lampi per Sarah Fahr (7 punti), non semplice per Nika Daalderop (10 punti ma appena il 28% in attacco), così così anche per Zhu, che dopo tre set con 10 punti a referto ha lasciato spazio a Gabi nel quarto (6 punti per la brasiliana).
Domani Novara sfiderà in finale Scandicci, che ha avuto la meglio su Milano: pur vincendo il confronto diretto con Kate Antropova (22 punti), i 26 punti segnati da Paola Egonu (con 3 ace) non sono bastati alla Numia per conquistare l’atto conclusivo. Parziali di 25-21, 25-22, 27-29 e 25-19 in favore di Scandicci, con Avery Skinner mattatrice di serata da 23 punti. Domani così Milano e Conegliano torneranno subito l’una contro l’altra, ma nella finale più inattesa.