Orro e Sylla, le "strane" vacanze turche. Romanò vuole la prima vittoria col Fakel. Pietrini show: Velasco la perdonerà?

  • Postato il 31 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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A novembre c’è un’insolita vacanza che attende Alessia Orro e Myriam Sylla. Che nei prossimi due fine settimana potranno godersi un po’ di meritato riposo, complice il calendario della Sultanar Liga che prevede non uno, ma addirittura due week-end di sosta del campionato. Non c’è un motivo specifico: nessun incontro di altre competizioni, solo un vero e proprio break dopo un primo intenso mese di stagione. Cosa che invece non riguarderà Yuri Romanò, che in Russia insegue ancora la prima vittoria in campionato con la maglia del Fakel.

In Turchia campionato fermo due settimane

Orro e Sylla magari ne approfitteranno per fare ritorno in Italia e godersi un po’ di Serie A1 Tigotà (mercoledì prossimo, 5 novembre, c’è un Conegliano-Milano da leccarsi i baffi), ma lo faranno con umori un po’ discordanti. Orro al Fenerbahce ha fatto incetta di sorrisi: ha vinto la Supercoppa, ha vinto tutte le gare di campionato, dove il Fener è in vetta a punteggio pieno assieme al Vakifbank. E alla ripresa, il 16 novembre, andrà in scena il big match con l’Ecsacibasi di Karakurt e Stysiak.

Per il Galatasaray di Sylla, l’ultima sfida giocata ha tradito un po’ le attese: la sconfitta nel derby con il Vakifbank di Boskovic ha generato u po’ di malumori nella tifoseria giallorossa, tanto da costringere coach Massimo Barbolini a disattivare la possibilità di commentare sotto i suoi post social (misura necessaria per evitare l’ondata di critiche e insulti gratuiti piovuta dopo la sfida). Alla ripresa il Gala se la vedrà col modesto Bahcelievler, un buon modo per provare a ripartire subito di slancio.

Romanò da urlo, ma il Fakel (per ora) non si sblocca

Romanò invece in Russia deve fare i conti con la competitività limitata del Fakel Novy Urengoy, che sin qui ha raccolto appena un punto e tre ko. nella Super League. La sconfitta al tiebreak alla prima giornata contro la Dinamo-Lo è stata l’unica in grado di produrre un punto in classifica: poi sono arrivate due battute d’arresto in copia carbone per 3-1 contro Novokuybyshevsk e Dinamo Mosca, quest’ultima in una partita nella quale l’opposto della nazionale italiana ha però firmato 32 punti personali (mai così tanti da quando è sbarcato in Russia, dove pure ha sempre fatto vedere di che pasta è fatto: 19 al debutto, 23 nella seconda uscita).

Sabato contro il Gorky Novgorod, formazione che in classifica precede di un punto il Fakel, c’è l’occasione per rimuovere quel fastidioso zero alla voce “vittorie stagionali”. Vero è che il campionato russo è più simile a una maratona, con le prime 4 che si qualificano direttamente per i play-off e le sfide tra la quinta e la 12esima per completare il quadro dei quarti di finale, ma Romanò e compagni sanno che è tempo di cominciare a macinare punti, evitando il rischio di restare attardati troppo in fretta.

Pietrini manda segnali, ma Velasco riaprirà la porta?

Tornando alle questioni italiane, per giunta al femminile, il turno infrasettimanale ha riproposto diverse giocatrici all’attenzione di Julio Velasco, che sta già pensando a come impostare la nazionale dell’estate 2026, quando molte big potrebbero (il condizionale è d’obbligo) decidere di prendersi una stagione di riposo dopo i trionfi delle scorse estati.

Difficile che tra queste possa però esserci Elena Pietrini: la schiacciatrice di Milano, che a maggio rinunciò alla convocazione per la VNL al pari di Bonifacio, Lubian e Chirichella, è sembrata davvero sulla via della rinascita dopo due anni complicati (un infortunio alla spalla l’è costato i giochi olimpici), trascinando la Numia nel successo di Perugia.

Potrà mai esserci un “perdono” da parte del CT? Difficile dirlo oggi, anche perché in banda le alternative non mancano: Loveth Omoruyi a Vallefoglia sta facendo sfracelli, Beatrice Gardini a Perugia è sempre più continua e convincente, mentre ormai Stella Nervini (di stanza a Chieri) non fa più notizia, tanto da aver fatto sudare e nemmeno poco anche Conegliano.

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Virgilio.it

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