Oregina, sparita la targa in memoria di Norma Cossetto. FdI attacca: “Comune e Regione condannino”
- Postato il 11 agosto 2025
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- Di Genova24
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Genova. Rimossa la targa in memoria di Norma Cossetto, studentessa italiana uccisa dai partigiani jugoslavi di Tito nel 1943 e gettata in una foiba, collocata nel 2025 tra via Boine e salita Oregina in sostituzione della precedente targa, più volte vandalizzata, sistemata sul belvedere di Oregina nel 2022.
Rimossa la targa a Oregina, l’attacco di Fratelli d’Italia
A denunciare l’accaduto è il Dipartimento Cultura Fratelli d’Italia Genova: “Vandalizzata per l’ennesima volta la targa dedicata a Norma Cossetto a Oregina, con rivendicazione dei soliti noti di Genova Antifascista. La targa è stata divelta da suo supporto nella notte scorsa. Oltre a chiedere la condanna di tutte le forze politiche, delle persone di buona volontà del quartiere e della società civile genovese, facciamo notare che tale vile gesto sarebbe stato disprezzato dallo stesso capo partigiano Aldo Gastaldi ‘Bisagno’ ricordato nella stele, che si distinse durante la Guerra Civile anche nel suo distanziarsi quanto possibile da atti efferati, tanto da porsi diverse volte in contrasto con l’ala stalinista del movimento partigiano sino alla sua controversa morte il 21 maggio 1945, per molti dovuta proprio alle sue posizioni”.
“Chiediamo inoltre al Comune di Genova e Regione Liguria di condannare fermamente l’accaduto, e di rispondere con convegni, conferenze e delibere comunali e regionali per distribuire nelle scuole e nelle biblioteche libri sulle Foibe e l’Esodo, sensibilizzando Comuni, Municipi e biblioteche pubbliche a comunicare ai cittadini la storia delle terre italiane d’Istria e della Dalmazia e dei suoi abitanti”, proseguono da Fratelli d’Italia.
Chi era Norma Cossetto
Studentessa istriana, trucidata nel 1943 a 23 anni dai partigiani jugoslavi di Tito, è una delle vicende più note tra quelle legate alla stagione delle foibe e al conflitto sul confine orientale e alla successiva espulsione degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia. La giovane ricercatrice di Visignano (oggi in Croazia), figlia di un dirigente fascista e a sua volta esponente di gruppi fascisti universitaria, si rifiutò sempre di rinnegare la propria fede politica, fu prelevata da casa alcuni giorni dopo l’armistizio del 1943, violentata ripetutamente e infine gettata in una foiba.
In memoria della studentessa nacque nel 1944 a Trieste il Gruppo d’Azione Femminile “Norma Cossetto”, l’unico reparto paramilitare fascista femminile della Repubblica di salò. A Norma Cossetto nel 2005 venne conferita la medaglia d’oro al merito civile dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.