Ordinanza antismog, i divieti ai diesel Euro 5 potrebbero slittare a ottobre 2026

  • Postato il 9 luglio 2025
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  • Di Genova24
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Genova. Scattata da pochi giorni anche a Genova l’ordinanza antismog che vieta la circolazione in centro città dei mezzi diesel Euro 4, gli automobilisti e motociclisti erano già in ansia per la prossima fase, quella che dopo l’estate – il primo ottobre 2025 – avrebbe messo parzialmente fuori gioco anche i veicoli Euro 5, sulla base della normativa regionale imposta al Comune di Genova.

Ma c’è un possibile dietrofront. Con un emendamento della Lega, ieri, è stata inserita nel decreto Infrastrutture una norma che rinvia lo stop ai diesel Euro 5 di un anno quindi dal prossimo primo ottobre al primo ottobre 2026. La battaglia contro il blocco dei mezzi inquinanti era stata una bandiera dello stesso ministro Matteo Salvini nelle ultime settimane. La norma, sempre in base all’emendamento, sarà applicata in via prioritaria alle città con oltre 100mila abitanti.

Di per sé la legge interessata dalla modifica riguarda Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, tutte regioni che non si erano ancora messe in regola dopo le condanne da parte della Corte di giustizia europea per il superamento dei limiti di Pm10 e biossido di azoto.

Da capire, adesso, se la proroga potrà essere recepita anche dalla Regione Liguria che a gennaio ha approvato il piano per la qualità dell’aria con un cronoprogramma preciso della varie scadenze. L’applicazione dei divieti per gli Euro 4 scattata il 1° luglio era già stata oggetto di un rinvio di un anno. Le nuove scadenze sono state trasmesse al Comune di Genova per evitare una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea in tema di azioni per la mitigazione dell’inquinamento.

“Noi ovviamente seguiremo tutte le leggi nazionali, il nostro compito è quello – chiarisce il presidente Marco Bucci a margine di un convegno al Palazzo della Borsa -. Se le leggi nazionali dicono una cosa, il presidente della Regione come il sindaco deve ottemperare. Non possiamo distorcere o allontanarci dalle leggi nazionali”. La norma si può applicare alla Liguria? “Questo non lo so, vedremo nei prossimi giorni come applicarla, perché se vale per l’Italia vale anche per la Liguria. Io sono molto lineare, non andremo mai a fare cose illegali”.

Il prossimo 18 luglio è in programma un incontro tra il Comune e la Regione. L’amministrazione comunale, in particolare l’assessore alla Mobilità Emilio Robotti, ha già spiegato che in quel frangente proverà comunque a chiedere una rimodulazione dei divieti già scattati e a questo punto un chiarimento sulla prossima fase.

Una proroga di un ulteriore anno per i veicoli Euro 5 consentirebbe agli enti locali di sfruttare al massimo la partita degli incentivi per i mezzi green. Per chi si troverà costretto a rottamare il proprio veicolo – o volesse comunque portarsi avanti in vista delle misure sempre più stringenti – esiste ancora la possibilità di ottenere incentivi per la sostituzione dei mezzi inquinanti o per l’acquisto di e-bike.

In un’intervista a Genova24 Robotti aveva assicurato che scadono nel 2026 e c’è ancora capienza. Al momento, però, il bando riguarda solo auto e moto colpiti dall’ordinanza del 2023 (auto e furgoni Euro 0-1 benzina ed Euro 0-1-2-3 diesel, ciclomotori Euro 0 a quattro tempi ed Euro 0-1 a due tempi) e non è stato ancora esteso agli Euro 4 né tantomeno agli Euro 5. La proroga potrebbe portare a un aggiustamento in tal senso.

Nel frattempo ricordiamo che l’ordinanza antismog scattata il 1 luglio per gli Euro 4 è in vigore ma – ha chiarito il Comune – non verranno elevate sanzioni a chi contravverrà fino a quando non sarà pronta la segnaletica stradale in prossimità dei varchi. Il tema dei controlli, peraltro, resta un’incognita visto che in passato, per quanto riguarda l’ordinanza sui mezzi Euro 3, a Genova sono state pochissime le vetture fermate e sanzionate specificamente per avere circolato nonostante i divieti.

Autore
Genova24

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