Orbán visita Salvini: dura critica alle “politiche suicide dell’Europa”

  • Postato il 28 ottobre 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Dopo gli incontri di ieri con papa Leone XIV e la premier Giorgia Meloni, è proseguita oggi la visita del Primo ministro ungherese Viktor Orbán in Italia. Nell’odierna tarda mattinata il leader ungherese ha incontrato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, amico di lunga data e alleato politico in Europa.

L’incontro con Salvini

“È durato un’ora l’affettuoso incontro al Mit tra Matteo Salvini e Viktor Orbán. È stata l’occasione per fare il punto sulla situazione internazionale, con riferimento alle infrastrutture e agli equilibri geopolitici”.

Questo il commento dello staff del Vicepremier e ministro delle Infrastrutture dopo l’incontro con il premier ungherese andato in scena nella tarda mattinata. “Sono stati affrontati altri temi come la pace, la dura critica al green deal e alle politiche suicide dell’Unione europea” continua il comunicato.

“Massima sintonia sul contrasto all’immigrazione clandestina. Salvini e Orbán si sono soffermati davanti al plastico del Ponte sullo Stretto, collocato all’ingresso del Ministero: è un’opera che crea aspettative e curiosità anche a livello internazionale. Salvini lo ha invitato all’avvio dei cantieri”.

Al termine del colloquio, il leader della Lega ha accompagnato il premier ungherese fino all’ingresso principale del ministero, salutandolo davanti ai giornalisti presenti. Alla domanda su come fosse andato l’incontro, Salvini ha risposto con un sorriso: “Benissimo”.

Le parole di Orban che fanno infuriare la sinistra

La giornata di lunedì 27 ottobre si era aperta con l’udienza in Vaticano presso papa Leone XIV, mentre nel pomeriggio il premier ungherese si era spostato a Palazzo Chigi per l’incontro con Giorgia Meloni, durato circa un’ora.

Il focus mediatico, più che sugli incontri di alto livello del premier ungherese, è stato posto sulle dichiarazioni rilasciate da Orbán. Rispondendo alle domande dei giornalisti di Repubblica e del Messaggero prima di recarsi a Palazzo Chigi, il premier ungherese aveva attaccato duramente l’Unione europea affermando che “l’Unione europea non conta nulla” e che “abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere la guerra” in Ucraina, aggiungendo che “purtroppo non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi“.

Ovvietà, che tuttavia hanno provocato fortissime critiche dalla sinistra nostrana. Sul conflitto ucraino il premier ha ribadito la sua posizione contraria al conflitto: “Vogliamo rimanere fuori dalla febbre della guerra che si diffonde in tutto il mondo. Ecco perché dallo scoppio della guerra russo-ucraina, abbiamo costruito una coalizione contro la guerra”.

Le dichiarazioni più scottanti sono tuttavia quelle sulle nuove sanzioni americane ad alcune industrie petrolifere russe imposte da Donald Trump. Orban, in questo caso, ha dichiarato chiaro e tondo che a suo dire il Presidente statunitense “sbaglia su Putin” e che sarebbe andato presto a Washington “per fargli togliere le sanzioni alla Russia“.

La posizione ungherese è di puro pragmatismo, come spiegato dal premier: “l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. Senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte”. Pur definendo le sanzioni di Trump “un errore”, Orbán si è detto “ottimista” sulla possibilità di “trovare una via d’uscita, soprattutto per l’Ungheria”.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti