Operaio morto a Loano, M5s: “Sì al reato di omicidio sul lavoro”. PD: “Ancora poche risorse sulla sicurezza”
- Postato il 2 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. L’ennesima tragedia ligure ci dice che in Italia si continua a morire sul posto di lavoro: in appena 3 giorni, nella nostra regione hanno perso la vita due lavoratori di soli 55 e 44 anni. Torna dunque attuale il disegno di legge che, come M5S, presentammo nel 2024: chiediamo nuovamente l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e l’istituzione della Procura nazionale del lavoro. Quante altre morti serviranno perché il Governo si decida a fare un bagno di realtà? Quanti altri lavoratori e lavoratrici non faranno ritorno a casa dalle loro famiglie perché in Italia non si vogliono perseguire quei datori di lavoro che, violando deliberatamente gli obblighi di legge al fine di ridurre i costi e aumentare il profitto, provocano per colpa infortuni mortali e lesioni ai loro dipendenti? Perché temere una proposta di buon senso? L’intervento proposto andrebbe peraltro a beneficio di tutte quelle aziende oneste che le regole le rispettano”.
Lo dichiara il senatore del M5S Luca Pirondini, primo firmatario del disegno di legge presentato al Senato ad aprile del 2024.
“La sicurezza sul lavoro, in tutti i luoghi di lavoro, è da sempre al centro della nostra azione politica anche in Consiglio regionale: da mesi denunciamo ad esempio i rischi che corrono gli operatori sanitari nei Pronto soccorso degli ospedali della Liguria. Criticità portate all’attenzione delle autorità competenti e poi sfociate in una proposta di legge redatta tenendo presenti i dettami del Dl 81/08 per la sicurezza di cittadini e lavoratori, sentendo le parti sociali che hanno contribuito a mettere in evidenza bisogni e criticità, e ascoltando medici, infermieri e Oss quotidianamente in prima linea per assicurare ai cittadini il diritto alle cure”, ricorda il capogruppo in Regione Liguria Stefano Giordano.
“Perché ci sia reale sicurezza sul lavoro, servono prevenzione, formazione, investimenti pubblici e controllo – chiosano i pentastellati -: a chi non comprende questo concetto, ricordiamo Genova e le sue tante, troppe tragedie annunciate”.
E la Federazione provinciale PD Savona, con il segretario Emanuele Parrinello e il responsabile lavoro Simone Ziglioli, aggiunge: “A Loano, una persona è morta sul lavoro, mentre un’altra è rimasta ferita. Siamo vicini al dolore della famiglia e degli amici della vittima e facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione al lavoratore ferito”.
“Per l’ennesima volta ci troviamo a piangere una tragedia di questo tipo nella nostra provincia. Per l’ennesima volta ci troviamo a dire che è necessario stanziare risorse per migliorare la sicurezza sul lavoro, in particolar modo per i controlli e per la prevenzione. Vorremmo smettere di ripeterlo e di ripetere che non si può morire di lavoro in una Repubblica che sul lavoro è fondata”.
“Invece, purtroppo, continua questa silenziosa strage di lavoratori, una strage che spesso colpisce lavoratori precari o lavoratori del mondo dei subappalti. E perciò occorre dirlo ancora una volta e dirlo sempre più forte. Occorre investire in controlli e prevenzione perché di lavoro non si può morire” concludono i due esponenti Dem.