Operaio deceduto in A6, i sindacati: “La Regione smetta di non applicare la legge sulla sicurezza in ambito autostradale”
- Postato il 4 novembre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Altare. “Continua purtroppo la catena di infortuni mortali sul lavoro in ambito autostradale, e nonostante ciò, la Regione Liguria non ha intenzione di dare corso ed applicare la legge regionale su maggior sicurezza in questo ambito. La Regione Liguria è quindi responsabile di non attuare la norma vigente che è stata pensata e voluta proprio per contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza in questo particolare settore”. Così Cgil Liguria commentando l’incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina in A6.
“La legge regionale n. 2/2020, ottenuta grazie alla mobilitazione dei lavoratori con scioperi e manifestazioni, prevede non solo l’istituzione di un Osservatorio che raccolga e fornisca maggiori informazioni su numero e localizzazione dei cantieri, ma anche l’istituzione dei rappresentanti della sicurezza di sito che potrebbero svolgere una funzione attiva per favorire la promozione della sicurezza e il rispetto delle norme”.
La Cgil Liguria esprime “il proprio cordoglio ai cari del lavoratore deceduto e rabbia per l’inattività della Regione”.
Il segretario della Cgil di Savona Andrea Pasa aggiunge “La situazione è vergognosa in tutta la Liguria, con omicidi sul lavoro che continuano ad aumentare. Siamo la regione in cui si muore di più lavorando. Istituzioni e imprese sono le responsabili di questa mattanza, soprattutto nella filiera degli appalti. Il lavoro continua ad essere trattato peggio di una merce, svalorizzato e calpestato. E’ ora di dire basta. Continuano ad esserci pochissimi ispettori, pochissime risorse su salute e sicurezza ma soprattutto imprenditori a cui non frega nulla della vita delle persone”.
“È il sedicesimo morto nel 2024 nel nostro territorio – dice Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria – Al nuovo presidente della Regione Marco Bucci, che è ‘uomo del fare’, chiediamo di fare, fare insieme a noi la differenza. Fino ad oggi tutte le nostre denunce e i nostri appelli sono caduti nel vuoto ed è continuata la mattanza. Da molto tempo suggeriamo quelle misure che la situazione, sempre più grave in Liguria, richiede. Il mancato rispetto delle norme, il numero ancora insufficiente di ispezioni e sanzioni, la poca attenzione per la cultura della sicurezza, il ricorso sempre più sfrontato a lavoro precario e subappalti, sono fattori che impongono senza esitazioni l’apertura di un tavolo di emergenza. Invertire la tragica scia di sangue si può, non sono solo parole”.
“Eventuali responsabilità per la tragedia di oggi saranno accertate da enti preposti e magistratura, ma noi crediamo che sia sempre più urgente contrastare insieme il fenomeno che anche quest’anno ha sparso croci e lutto sul nostro territorio» prosegue Maestripieri -. La CISL esprime dolore e vicinanza alla famiglia del lavoratore deceduto e auspica un incontro urgente col presidente Bucci”.