ONU pronta a votare il piano marocchino per il Sahara: verso il riconoscimento della sovranità di Rabat

  • Postato il 31 ottobre 2025
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  • Di Paese Italia Press
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Mimma Cucinotta

31 ott. 2025 – Il Consiglio di Sicurezza si prepara a ratificare la proposta di autonomia del Marocco sul Sahara Occidentale. Un voto decisivo, sostenuto dalle principali potenze mondiali, che potrebbe ridefinire gli equilibri geopolitici nel Maghreb.

Dopo anni di stallo e rinvii dovuti alle crisi regionali, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si appresta a discutere una nuova risoluzione sul Sahara Occidentale. Il testo, promosso dagli Stati Uniti e sostenuto da diverse potenze mondiali, riconoscerebbe il Piano di Autonomia marocchino, proposto nel 2007 da Re Mohammed VI, come la soluzione “più realistica, efficace e credibile” per porre fine a un conflitto che dura da oltre mezzo secolo.

Il voto, rinviato a causa della crisi in Sudan, rappresenta un passaggio cruciale per il Marocco, che negli ultimi anni ha intensificato la propria attività diplomatica sotto la guida del ministro degli Esteri Nasser Bourita. Rabat ha infatti consolidato un ampio consenso internazionale attorno alla propria proposta, ottenendo il sostegno di oltre 120 Paesi e di più di 20 Stati membri dell’Unione Europea.

Anche le principali potenze mondiali sembrano allinearsi alla posizione marocchina. Washington, principale promotore del testo, e Parigi ribadiscono il loro sostegno pieno a Rabat, mentre Londra adotta una linea più cauta ma comunque favorevole. Mosca e Pechino mantengono un approccio equilibrato, con probabili astensioni.

Il progetto marocchino gode inoltre di un sostegno crescente sul campo: oltre 30 Paesi hanno aperto consolati a Dakhla ed El Aaiún, le due principali città della regione, segnando un chiaro riconoscimento de facto della sovranità di Rabat.

Un diplomatico europeo presso l’ONU ha commentato:

“Ciò che il Marocco ha ottenuto al Consiglio di Sicurezza è il risultato di una strategia diplomatica coerente. Oggi, l’unica soluzione politica praticabile è l’autonomia sotto la sovranità marocchina.”

La risoluzione proposta prevede anche il rinnovo del mandato della MINURSO per un ulteriore anno, confermando che il Marocco è l’unico interlocutore legittimo per la gestione del territorio. Per essere approvata, la bozza necessita del voto favorevole di almeno nove dei quindici membri del Consiglio e dell’assenza di veti da parte dei membri permanenti.

Sul fronte opposto, Algeria e Fronte Polisario hanno espresso forte opposizione, denunciando che la proposta “viola il diritto all’autodeterminazione dei popoli”. Tuttavia, i tentativi di Algeri di ottenere un sostegno africano più ampio si sono rivelati infruttuosi, mentre la Cina ha respinto ogni ipotesi di soluzione separatista, ribadendo la necessità di un “dialogo costruttivo tra le parti”.

Il crescente consenso internazionale attorno al piano marocchino segna un cambio di paradigma rispetto alle vecchie richieste di referendum, considerate ormai irrealistiche.
Re Mohammed VI ha più volte ribadito che la sovranità sul Sahara rappresenta una “linea rossa” della politica estera del Regno, condizione imprescindibile per qualsiasi partenariato internazionale.

Con il sostegno delle grandi potenze e l’isolamento crescente del Fronte Polisario, il Marocco appare oggi più vicino che mai a ottenere un riconoscimento formale della propria sovranità sul Sahara Occidentale.

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