Ondate di calore sul Mediterraneo, tutto quello che c’è da sapere. Scaldano il mare, addormentano i venti

  • Postato il 14 agosto 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
  • 3 Visualizzazioni

Le zone di alta pressione provenienti dall’Africa, nelle quali l’aria calda e secca tende a scendere portando condizioni di bel tempo e stabilità atmosferica, possono stazionare fino a cinque giorni consecutivi sul Mar Mediterraneo, fino ad arrestare i venti e a riscaldare le acque superficiali.

Fino a cinque giorni consecutivi

È così che nascono le ondate di calore che sempre più frequentamente stanno colpendo il Mediterraneo. Il meccanismo è stato ricostruito nella ricerca pubblicata sulla rivista Nature Geoscience e condotta dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (Cmcc) che ha sede a Bologna, con il coordinamento di Giulia Bonino.

mare calmo al tramonto
Ondate di calore nel Mediterraneo, tutto quello che c’è da sapere. Scaldano il mare, addormentano i venti (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Il risultato permetterà ora di prevedere il fenomeno con una precisione maggiore. Lavorando in squadra, oceanografi e meteorologi hanno analizzato i dati raccolti nell’arco di 40 anni, dal 1982 al 2022, e relativi a 123 grandi eventi di ondate di calore marine su una superficie di oltre 100.000 chilometri quadrati.

È emerso così che le ondate di calore marine nel Mediterraneo diventano da quattro a cinque volte più probabili quando coincidono con la presenza di venti deboli. La ricerca si è concentrata in particolare sul fenomeno delle intrusioni di aria calda che dall’Africa sono dirette verso l’Europa.

“Dorsali subtropicali”, meglio note come anticicloni africani

Sono zone di alta pressione chiamate ‘dorsali subtropicali’, più note come ‘anticicloni africani’. Queste intrusioni si verificano soprattutto in estate, con una frequenza di circa 2 giorni, ma a volte possono diventare persistenti.

Quando le dorsali si stabiliscono sul bacino del Mediterraneo per cinque giorni consecutivi o più, causano l’arresto dei venti dominanti, il che porta il mare a smettere di diffondere calore e le acque superficiali a riscaldarsi rapidamente.
La statistica degli eventi osservati nel Mediterraneo occidentale, in quello centrale e in quello orientale, indica inoltre che quando una cresta subtropicale e venti deboli si verificano insieme la probabilità di un’ondata di calore aumenta di 4-5 volte.

“Il nostro studio identifica le condizioni favorevoli che portano alle ondate di calore marine e rivela che sono innescate da dorsali subtropicali persistenti che indeboliscono i forti venti nella zona”, afferma Ronan McAdam, ricercatore del Cmcc e coautore dello studio.

 

L'articolo Ondate di calore sul Mediterraneo, tutto quello che c’è da sapere. Scaldano il mare, addormentano i venti proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti