Omicidio Vassallo, il figlio del sindaco ucciso scrive a Schlein: “Il Pd sia parte civile al processo”. Ma è troppo tardi

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Si apre una vicenda politica spinosa per il Pd sul processo per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, iniziato ieri a Salerno a 15 anni dal delitto. In edicola stamane Il Fatto quotidiano titola: “Omicidio Vassallo, tra le parti civili il governo, il Pd no”. Poco dopo il figlio del sindaco pescatore, Antonio Vassallo, che ieri era in aula, invia una mail ad Elly Schlein ed alla segreteria nazionale dem per esternare “amarezza, sorpresa e dolore” per la mancata costituzione del Pd nel processo, e per sollecitarli a mettere riparo.

“Scrivo oggi (…) per invitarvi a costituirvi parte civile nella prossima udienza fissata per il 17 ottobre. Si tratta di un atto che non solo rafforzerebbe la battaglia giudiziaria per dare giustizia a mio padre, ma che rappresenterebbe anche un gesto politico e morale di coerenza con i valori che il Partito Democratico dichiara di difendere. In caso contrario, vi chiedo di spiegare apertamente le ragioni per cui avete scelto di non costituirvi nel processo apertosi ieri presso il Tribunale di Salerno sull’omicidio di mio padre”. Poco prima Vassallo jr sottolinea: “Mio padre fino all’ultimo giorno della sua vita ha rappresentato il vostro partito, e dopo la sua morte molte sedi del Partito Democratico, anche a livello nazionale, sono state intitolate al suo nome”.

La mail – resa pubblica sui social del figlio di Vassallo – sortisce un effetto immediato. Antonio Misiani, dal 2023 commissario Pd in Campania e responsabile Economia della segreteria nazionale dem – che nel frattempo ha letto la rassegna stampa su quanto accaduto – telefona ad Antonio Vassallo. E gli comunica che il partito intende avviare l’iter di costituzione di parte civile davanti al giudice per l’udienza preliminare. Misiani conferma a il fattoquotidiano.it il contatto: “Oggi sono venuto a conoscenza della cosa e ho attivato immediatamente le procedure per la costituzione parte civile”. Oggi. Ma dell’inchiesta sul caso Vassallo, della richiesta di rinvio a giudizio per quattro imputati dell’assassinio, dell’udienza preliminare fissata per ieri, i giornali ne stanno scrivendo da mesi, da anni.

Il Pd è ancora in tempo? No, secondo gli avvocati consultati da ilfattoquotidiano.it. Con la celebrazione dell’udienza iniziale e il completamento della raccolta delle istanze (ben 23, oltre a quelle dei familiari), sarebbero irrimediabilmente scaduti i termini.

Restano aperti quelli della riflessione politica su questa dimenticanza, “vergognosa”, secondo la Fondazione Vassallo: in quindici anni il Pd ha fatto poco per rivendicare e promuovere la storia politica di Angelo Vassallo. Ed infatti il fratello Dario Vassallo, presidente della Fondazione Vassallo, alle politiche del 2022 si è candidato nel M5s, in aperta polemica coi dem. Anche Antonio Vassallo non fu tenero con il Pd. Come ha ricordato nella mail di oggi “nel 2015, attraverso un post pubblico divenuto virale e letto da migliaia di cittadini, chiesi esplicitamente che il Partito Democratico non candidasse Franco Alfieri sul territorio cilentano. Quella richiesta rimase inascoltata; furono i cittadini stessi a respingerne la candidatura. Oggi Alfieri è agli arresti domiciliari e indagato per corruzione e turbativa d’asta nell’assegnazione di appalti pubblici. In parole povere: preferirono lui al padre, che invece fece pochissima carriera nel Pd e gli fu rigettata l’ambizione di candidarsi alle politiche nel 2008. Una ferita che Antonio (e lo zio Dario) non hanno ancora rimarginato.

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Il Fatto Quotidiano

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