Omicidio del pescivendolo Morione: chiesto l’ergastolo per i quattro rapinatori

  • Postato il 5 novembre 2025
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Omicidio del pescivendolo Morione: chiesto l’ergastolo per i quattro rapinatori

Omicidio del pescivendolo Antonio Morione (Boscoreale, 2021): la Procura chiede l’ergastolo per i quattro rapinatori imputati.


NAPOLI – Richiesta di pena massima per i quattro imputati accusati dell’omicidio di Antonio Morione, il pescivendolo ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 23 dicembre 2021 a Boscoreale, in provincia di Napoli, durante una rapina. La Procura di Torre Annunziata, rappresentata dai pubblici ministeri Andreana Ambrosino e Giuliana Moccia, ha chiesto la condanna all’ergastolo per tutti e quattro gli imputati davanti alla Corte di Assise di Napoli.

LA DINAMICA E LE ACCUSE CONTRO GLI IMPUTATI

Gli imputati sono Giuseppe Vangone, Luigi Di Napoli, Francesco Acunzo e Angelo Palumbo. Secondo l’accusa, il gruppo aveva pianificato una rapina alla pescheria di Morione dopo aver fallito il colpo in quella del fratello della vittima. L’episodio cruciale che ha portato alla morte di Morione è stato ripreso da un video. Il pescivendolo, nel tentativo disperato di bloccare la fuga dei malviventi, era uscito dal negozio per squarciare uno pneumatico dell’auto usata per la rapina. Uno dei rapinatori, posizionato all’esterno del negozio, ha risposto sparando contro la vittima.

OMICIDIO DEL PESCIVENDOLO ANTONIO MORIONE, CHIESTO L’ERGASTOLO PER GLI IMPUTATI: RUOLI E CONTESTI CRIMINALI

A sparare sarebbe stato Giuseppe Vangone, un pregiudicato già noto alle forze dell’ordine e legato al clan Limelli-Vangone. A passargli l’arma sarebbe stato Luigi Di Napoli, il quale risulta già condannato in passato per il tentato omicidio del suo avvocato. L’ergastolo è stato chiesto anche per i presunti complici Angelo Palumbo e Francesco Acunzo, accusati di aver preso parte all’organizzazione e all’esecuzione delle rapine contro i fratelli Morione. Il processo entra ora nella fase finale con la richiesta della massima pena per un delitto che scosse profondamente la comunità locale alla vigilia di Natale.

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