Oltre 35 mila famiglie in Piemonte ricevono l’assegno di inclusione: Torino è al pari di città del centro e sud Italia

  • Postato il 25 agosto 2025
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  • Di Quotidiano Piemontese
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PIEMONTE – Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio INPS sull’assegno di inclusione, arrivato con requisiti più stringenti rispetto al reddito di cittadinanza, nel primo semestre 2025 sono 35.700 i nuclei familiari piemontesi che ricevono la misura di sostegno. Spicca su tutti gli altri capoluoghi di provincia, la città metropolitana di Torino che raccoglie il 58,9% dei beneficiari piemontesi, pari a 18.467 famiglie. La cifra media di contribuzione è di 719 euro, avvicinandosi città del centro e del sud Italia (come Napoli, Palermo, Roma, Catania e Caserta) per il numero di famiglie richiedenti.

Il Piemonte è seconda in numeri assoluti dopo la Lombardia con 47.839 famiglie beneficiarie, ma ci seguono a distanza Emilia Romagna con 19.530 e Veneto con 15.936. Il dato preoccupante è il tasso percentuale rispetto alla popolazione residente: arriva al 2,8% staccando tutte le grandi regioni del nord (1,7% della Lombardia, 1,6% dell’Emilia Romagna e 1,1% del Veneto).

Torino spicca in negativo con il 58,9% dei beneficiari piemontesi, pari a 18.467 famiglie sul totale regionale. Un dato che la fa appaiare con le regioni del meridione per diseguaglianze sociali e difficoltà di reddito. Infatti, poco è cambiato rispetto al reddito di cittadinanza: il numero dei beneficiari, nonostante i requisiti più stringenti, sono pressoché uguali dimostrando che le sacche di povertà non sono cambiate dal 2022. Questo fenomeno è da imputare alla struttura del mercato del lavoro, che offre precarietà e redditi bassi, due problemi da tenere d’occhio e risolvere.

La distribuzione percentuale dei nuclei beneficiari in Piemonte è dell’11,4% ad Alessandria, dell’8% a Cuneo, del 5,8% a Novara, del 5,1% ad Asti, del 4,2% a Vercelli, del 3,9% a Biella  e del 2,2% nel Vco.

 

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Quotidiano Piemontese

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