Olimpia Milano, Ricci cancella la Coppa Italia
- Postato il 27 febbraio 2025
- Basket
- Di Sportal
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Le parole di Ricci
Giampaolo Ricci su Repubblica ha fatto il punto dopo il ko in Coppa Italia: “Volevamo vincere la Coppa Italia e c'è un po' di rimorso per come è andata: sentivo un bel clima, ero fiducioso. Trento ha meritato, era più fresca mentalmente e ha avuto più fame di noi e la domanda è, appunto, perché? Evidentemente, ciascuno poteva dare qualcosa di più. Ci ha fatto bene staccare, siamo tornati in palestra con la faccia giusta. Sappiamo cosa non ha funzionato, che dobbiamo passarci di più la palla, difendere meglio, avere ancora più fame. In queste situazioni l'unica risposta è lavorare e stare uniti. Vogliamo vincere assolutamente le prossime due partite, essere solidi, anche perché abbiamo lasciato andare già troppe occasioni. Ci aiuteranno anche la rabbia e il dispiacere per aver perso in coppa: la sconfitta dà emozioni profonde che porti con te molto più a lungo della gioia della vittoria. E quando provi certe delusioni, poi fai di tutto per non riviverle”.Ricci ha anche appena pubblicato il suo libro, “Volevo essere Robin”: “È stata un'occasione, mi hanno proposto di scriverlo, non me lo aspettavo anche perché è presto per una biografia di una carriera ancora in pieno svolgimento. È uscito un libro molto intimo, nel quale la mia famiglia è co-protagonista, che mi ha aiutato a rendermi conto, con grande emozione, che ho fatto già molte cose, che ho tanto da raccontare. Scrivendolo ho sentito crescere un senso di gratitudine per quello che sto vivendo adesso: quando ero piccolo non avevo un sogno, l'ho costruito durante il mio percorso. Spero che il mio racconto possa aiutare i ragazzi che, magari, sono ancora confusi sul loro futuro. Nel libro c'è tanta Africa, dove tornerò a fine campionato per seguire gli ultimi lavori della scuola che abbiamo realizzato con la mia associazione, Amani Education, in Tanzania, c'è la laurea in matematica, la crescita da giocatore dalle minors. In fondo mi trovo bene nel ruolo di Robin da quando, a Carnevale, mio fratello maggiore si vestiva Batman ed era il mio riferimento. Tutti sognano di essere sotto i riflettori, anch'io talvolta ci sono arrivato, ma si può costruire una carriera ed essere importanti per una squadra anche lavorando nell'ombra, per i compagni”.
Chiosa sul ruolo da co-capitano all’Olimpia? “Bello ma non facile, nel senso che non può mai staccare, devi esserci sempre. Nulla di nuovo: ho cercato di essere così nella mia carriera, di dare un pezzetto di me stesso alla squadra. Il gruppo Olimpia è molto unito, anche nelle lunghe trasferte stiamo assieme, non siamo quelli che, dopo due giorni di convivenza, si odiano... Io ho molta fiducia in quello che possiamo fare, ma è il momento di farlo, di mostrare il nostro valore. Ce lo meritiamo”.