Odio l’estate: il post di Antonella Clerici fa il giro dei social
- Postato il 20 luglio 2025
- Di Panorama
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Odio l’estate. Ormai non è solo più il titolo di una canzone di Bruno Martino, ma un mantra che da giugno a settembre diventa inarrestabile. Altro che «Estate, sei calda come i baci che ho perduto», qui la calura è bollore, sulla sabbia siamo come balene spiaggiate, a casa l’aria condizionata va come un motore Ferrari (appunto). Alla faccia dell’inquinamento guai a spegnere il climatizzatore, a costo di trovarsi le mani tagliate dal coniuge boccheggiante. Siamo perennemente sudati. Noi e il mondo che ci circonda (non vale mettere il deodorante senza farsi prima la doccia). Le «lamentatio» dietro al ventaglio, meglio quello con l’effigie della Madonna di Lourdes (hai visto mai), sono consuetudine.
Ci sventoliamo fino a slogarci i polsi. Quando anche Antonella Clerici si è unita al coro, all’istante è stata eletta spirito guida di questa stagione mefistofelica. «Odio l’estate, il caldo, i vestiti appiccicati alla pelle, il sudore che qualunque cosa indossi sembri una stracciona, l’aria condizionata che non funziona mai come vorresti. Stagione terribile, almeno che tu non abbia 20 anni e sei in riva al mare», ha dichiarato. A queste sante parole, ci sentiamo di aggiungere che siamo anche sottoposti all’atroce sfilata di sandali e pedicure dell’italico popolo. Visioni difficili da obliare.
Odio l'estate, il caldo, i vestiti appiccicati alla pelle, il sudore che qualunque cosa indossi sembri una stracciona, l'aria condizionata che non funziona mai come la vorresti. Stagione terribile a meno che tu non abbia 20anni e sei in riva al mare….
— Antonella Clerici(@antoclerici) June 29, 2025
I social malgrado l’ascella pezzata si avventano sulla tastiera (anch’essa madida): «Era una stagione bellissima 40 anni fa, ora è invivibile, «È un inferno», «Una volta c’era l’estate, adesso è un incubo», «Sogno l’inverno, il freddo, le tisane, la copertina davanti alla tv», «Si suda come se non ci fosse un domani, per non parlare delle zanzare».
Adesso guai al primo che si lamenterà quando il vento del Nord scenderà a raffreddare i bollenti spiriti.
Nel frattempo riemergono nostalgiche foto del Colonnello Bernacca, che annunciava i terribili 26 gradi di agosto. Un miraggio. Anche la lasagna sotto l’ombrellone è un sogno da dimenticare. O si rischia il colpo apoplettico. La notte è una Caienna per chi deve restare in città. Certo, la nostra amata conduttrice non ci resterà. Così parte lo sfottò: «Vai a lavorare in fabbrica dove l’aria condizionata non funziona mai o a raccogliere i pomodori sotto il sole», «Cosa dovrebbero dire quelli che asfaltano le strade in pieno agosto?», «Si lamenta lei che può permettersi tre mesi di vacanze».
Ma la temperatura è assolutamente trasversale. Certo ci sarebbe una soluzione: via verso le coolcation, (il termine da usare adesso) ossia le fughe al fresco. Un tempo era la disdegnata casa dei nonni in Abruzzo, ora meta ambitissima. Abruzzo is the new Capalbio. Oppure per i più internazionali c’è Oslo, l’Islanda, le isole Lofoten fino alla Groenlandia. Comunque potete sempre andare dai nonni e postare due foto dei fiordi. Magari con un bel cachemirino sulle spalle, come quelli che portava «il genovese» Gianni Ansaldi in Sapore di Mare.