Oceano rosso. Il passato del nostro passato/Il nostro futuro
- Postato il 15 gennaio 2025
- Di Il Foglio
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Oceano rosso. Il passato del nostro passato/Il nostro futuro
Prima del futuro, c’è stato sempre un passato. Così, nel secondo volume dedicato alla sua saga distopica, Han Song ne racconta due: il primo, prossimo, immediatamente precedente a quel futuro raccontato nel precedente volume – futuro in cui l’umanità, ibridata geneticamente, scenderà a vivere negli oceani per sopravvivere alle catastrofi climatiche e belliche –; il secondo, invece, un passato remoto – e storico – ambientato al tempo delle scoperte geografiche e dei grandi viaggi oltre mare.
In due parti è perciò diviso questo secondo volume di Oceano Rosso, componendo, insieme al primo libro, una sorta di atto quadripartito e costruendo un immaginario fantascientifico di tutto rispetto. E’ difficile orientarsi nei riferimenti culturali dell’autore, tanto è particolare e singolare il suo modo di comporre e articolare le narrazioni. Di certo non è solamente la fantascienza a porsi come coordinata centrale del testo: horror, avventura, racconto picaresco, fantastico ed epico si intrecciano nelle due sezioni del romanzo, articolate in racconti di varia lunghezza. Nella prima di esse, dominata da atmosfere cupe e apocalittiche, sono narrate le vicende che preludono alla discesa negli oceani: mutazioni genetiche, guerre tecnologiche, complotti governativi dipingono una Cina sull’orlo del collasso davanti ai Bianchi, un’élite economica trasferitasi sulla Luna e pronta ad annichilire il mondo terrestre per non precisati motivi.
L’ultima parte, attraverso una narrazione storica ma non priva di elementi fantastici e surreali, si accentra attorno alle vicende di Zheng He, ammiraglio della flotta della dinastia Ming nel XV secolo, e al suo viaggio verso occidente. A guidare Zheng He è una profezia sulla salvezza della Cina e una mappa del mondo inesplorato, che si va componendo col procedere della spedizione, fino all’incontro con gli Europei, nel golfo di Guinea. Ed è proprio in questo incontro e nel fallimento del viaggio di Zheng He che l’autore sembra ombreggiare le radici di quel futuro catastrofico già raccontato. Nell’apertura della Cina, della sua storia e delle sue ricchezze al mondo occidentale, Han Song vede l’origine di un conflitto tra oriente e occidente che stenderà le sue propaggini in un futuro di rovina. Sarà infatti in relazione al viaggio di Zheng He che il corso della storia si invertirà: “Nel 1553 i portoghesi stabilirono un avamposto a Macao. Furono la prima flotta occidentale a raggiungere la Cina. E fu da lì che i Bianchi iniziarono una nuova storia”.
Song Han
Oceano rosso
ADD Editore, 312 pp., 22 euro