Occhio a Tyson Fury: sui social scrive che "il re deve tornare" e nel Regno Unito già si parla di un match con Joshua

  • Postato il 10 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Un anno fa di questi tempi aveva la testa bella impegnata: stava per andare in scena il secondo atto della saga con Oleksandr Usyk, quello che avrebbe posto fine alle velleità di tornare re dei pesi massimi da parte di Tyson Fury. Che dopo il match del 21 dicembre 2024 a Riyadh, perso ai punti per verdetto unanime (116-112 in tutti e tre i cartellini dei giudici), disse di aver chiuso definitivamente con il pugilato, e di essere ben felice di tornare a casa da sua moglie e dai suoi figli. Ma evidentemente la vita familiare alla lunga “logora” chi ce l’ha, e così il Gipsy King ha fatto sapere ancora una volta di essere pronto a tornare a combattere.

L’indizio social e il “rilancio” della sua agenzia

Piccola guida per osservatori alle prime armi: dallo scorso dicembre, Fury ha più volte detto di pensare seriamente all’ipotesi di rimettersi in forma e tornare a combattere. Sui suoi profili social stavolta ha provato però a spingersi un po’ più in là:Il re deve tornare sul suo trono. C’è una strada lunga e solitaria che solo io posso percorrere, ma dopo lunghe e dure battaglie mi attende l’immortalità”.

In aggiunta, per non farsi mancare nulla, c’ha messo anche una citazione dal film “Il Gladiatore”: “Ciò che facciamo nella vita riecheggia nell’eternità. A rendere un po’ più accattivante la cosa, la decisione di Queensberry Promotions (l’agenzia che lo segue da sempre) di rilanciare quelle frasi e mostrare una foto di Fury che indossa una corona, seduto su un trono, con addirittura un velato indizio che recherebbe la data di marzo 2026 come possibile momento scelto per il ritorno sul ring. Solo una trovata per sondare il mercato o c’è qualcosa che cova sotto?

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Fury è imprevedibile, ma tutti sognano di vederlo contro Joshua

Fury nel corso della sua carriera ha attraversato diversi momenti di stasi, come a metà del decennio scorso quando, una volta battuto Wladimir Klitschko, si prese tutto il tempo necessario prima di tornare a combattere (trascorsero due anni e mezzo prima di rivederlo sul ring, contro il non certo trascendentale albanese Sefer Seferi).

Nel 2022, dopo aver battuto Dillian Whyte nel tempio londinese di Wembley, disse di volersi ritirare da imbattuto (all’epoca era 32 vittorie e un no contest contro Wilder) salvo poi ripresentarsi sul ring 6 mesi più tardi contro Derek Chisora, quando però comincò a mostrare già i primi segni di logorio. Arrivarono in seguito il match a metà tra serio e faceto contro Francis Ngannou (vinto ma con verdetto oggettivamente assai rivedibile: fu più un regalo dei giudici che non un giudizio imparziale) e poi i due contro Usyk, che avrebbero potuto proiettarlo nella leggenda, ma che l’hanno visto uscire sconfitto per la prima volta in carriera (due volte di fila).

Da Natale a Natale, però, qualcosa deve essere cambiato: Fury aveva detto di averne abbastanza della boxe, ora invece sembrerebbe suggerire il contrario. E il mondo già sogna un match contro Anthony Joshua: nel Regno Unito lo hanno invocato per un decennio, adesso, quando nessuno più ci credeva, potrebbe realmente diventare realtà. Anche se prima Joshua sfiderà Jake Paul, e dall’esito di quella sfida se ne potrà capire qualcosa di più.

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