Oasis: conto alla rovescia per il primo show dal 2009. Ecco la probabile scaletta
- Postato il 14 aprile 2025
- Di Panorama
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Mancano meno di tre mesi all’evento musicale dell’anno: il 4 luglio al Principality Stadium di Cardiff andrà in scena il primo concerto del Reunion Tour degli Oasis. Liam e Noel Gallagher avevano chiuso la storia del gruppo a Parigi nell’agosto del 2009 al culmine di una furibonda lite poco prima dell’inizio dello show. Un’ora prima di andare in scena Noel decise di abbandonare il gruppo. Poche parole apparse sui megaschermi ai lati del palco avvertirono le migliaia di spettatori presenti al Rock En Seine che “a causa di una lite tra i componenti della band il concerto era annullato”.
Questo, il passato, il presente e il futuro sono un Reunion Tour da record con centinaia di migliaia di biglietti andati a ruba nel giro di pochi minuti: un milione e mezzo di tagliandi venduti solo per le date inglesi e irlandesi della band simbolo del Brit Pop. Nell’ultima settimana hanno iniziato a circolare le indiscrezioni sulla possibile scaletta dello show degli Oasis, che non è ancora quella ufficiale, anche se Liam Gallagher, dopo averla intercettata in rete, ha dichiarato con un laconico tweet: It’s not far off“. Cioè, non è molto distante da quella vera.
Stando sempre alle indiscrezioni che vengono dai media inglesi, gli Oasis non avrebbero ancora iniziato le prove del tour previste a fine maggio. Una cosa è certa: sul palco con i fratelli Gallagher ci saranno Andy Bell al basso, Gem Archer alla chitarra, Paul “Bonehead” Arthurs, sempre alla chitarra, e Joey Waronker alla batteria.
Ma torniamo alla probabile scaletta del concerto che dovrebbe durare più o meno un’ora e mezza e includere una ventina di brani: lo show potrebbe aprirsi con Acquiesce, Some might say e Layla. A seguire, Shakermaker, The Hindu Times, Columbia, Cast no shadow, She’s electric e Stand By Me. Tra le superhit, Morning Glory, Supersonic, Rock and Roll Star, Cigarettes & Alcohol, Don’t look back in anger, Live Forever e Champagne Supernova. Nonostante il mezzo avallo di Liam Gallagher, a far sorgere dubbi sulla veridicità di questa setlist è l’assenza di due pezzi fondamentali come Wonderwall e The Masterplan.