Nuovo corteo per Gaza, manifestanti invadono la stazione Principe: bloccati i treni tra Genova e Savona
- Postato il 3 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Tutti i treni cancellati e stop alla circolazione ferroviaria verso Savona: la stazione di Genova Principe è stata “occupata” dai manifestanti del corteo per Gaza di questo pomeriggio, a Genova. Alle 15.30 una folla di persone hanno invaso, senza che vi fossero scontri con la polizia, la stazione ferroviaria, dopo essere arrivati in corteo da varco Albertazzi.
Migliaia di persone, Calp, Usb, studenti, semplici cittadini, come in parte preannunciato stamani, ha dato vita a una nuova manifestazione con corteo e conseguente temporaneo blocco del traffico sulla direttrice tra via Di Francia e la stazione (in compenso alle 15 sono stati tutti riaperti gli svincoli autostradali).
La situazione è in divenire – la stazione di Principe è presidiata dalle forze dell’ordine e alcune uscite laterali sono state chiuse – ma alcune centinaia di attivisti hanno deciso di dirigersi verso i binari. Tra loro anche famiglie con bambini, ragazzi molto giovani, pensionati.
All’annuncio dei megafoni della stazione “la circolazione ferroviaria è sospesa per motivi di ordine pubblico” c’è stato un urlo di entusiasmo generale. Ad ogni modo, le persone che stanno partecipando alla protesta rischiano una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
L’obiettivo della protesta è “ricevere rassicurazioni sulle condizioni dei componenti della Flotilla sequestrati dalle forze israeliane e attualmente detenuti”.
Attivisti di Flotilla detenuti, Salis chiama Tajani
A questo proposito, proprio nel primo pomeriggio, la sindaca di Genova Silvia Salis, ha telefonato al ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, per avere notizie sullo stato di salute e incolumità dei due cittadini genovesi componenti della Flotilla, Josè Nivoi e Pietro Queirolo Palmas.
Il ministro Tajani ha assicurato di non avere “alcuna notizia di maltrattamento degli attivisti detenuti” e ha aggiunto che è “in corso una visita consolare” al termine della quale lo stesso vicepremier si metterà nuovamente in contatto con la sindaca.
La giornata della piazza, 40mila al corteo di Cgil e Usb
Nella mattinata di oggi sono stati stimati circa 40mila partecipanti al corteo unitario di Cgil e Usb. I due sindacati, in nome di un accordo siglato a partire dalle prime manifestazioni cittadine per Gaza, hanno marciato insieme nelle vie del centro, sulla sopraelevata e fino a piazza De Ferrari.
Un corteo molto partecipato anche da famiglie e studenti durante il quale è stato ribadito il sostegno alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, la solidarietà alla popolazione palestinese contro il genocidio portato avanti da Israele a Gaza e durante il quale si è ribadita la “piena legittimità” dello sciopero, contro la posizione del governo Meloni.
Questa mattina un gruppo di manifestanti, studenti di area anarchica, aveva lasciato il corteo dello sciopero generale unitario di Cgli e Usb, e si era diretto verso la stazione di Sampierdarena, bloccandola per circa un’ora, dando fuoco a cassonetti sui binari e iniziando a camminare sulla linea.
Sciopero Cgil, Calà: “In Liguria risposta straordinaria”
“Oggi abbiamo assistito ad una risposta straordinaria della piazza. Tutte le province liguri sono state attraversate da cortei e manifestazioni con una richiesta comune: solidarietà per Gaza e per gli equipaggi della Flotilla, rispetto dello sciopero e dei valori costituzionali” così Maurizio Calà, segretario generale della Cgil Liguria. “Genova con 40mila manifestanti, ma anche Spezia con 10mila e oltre 5000 a Savona e più di 3000 a Imperia con migliaia di persone in piazza dovrebbero far capire al Governo che è il Paese che chiede di porre fine al genocidio, alla fame e alla deportazione in Palestina” aggiunge Calà.
La Cgil – che domani sarà a Roma per la manifestazione nazionale del 4 ottobre – chiede “l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri politici, di consentire l’ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza garantendo corridoi umanitari stabili e indipendenti, il riconoscimento dello Stato di Palestina, di interrompere ogni accordo militare e commerciale con il governo di Israele”.
Blocco temporaneo della stazione di Sampierdarena
Sempre questa mattina circa 250-300 studenti e attivisti di area anarchica, riuniti in zona Albertazzi come il resto del corteo, ha poi deciso di virare verso via Buranello e verso la stazione Fs di Sampierdarena.
Qui i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni cassonetti lanciandoli sui binari e hanno camminato per circa un’ora sui binari stessi impedendo la circolazione. Sul posto presenti le forze dell’ordine.