Nuovo Codice della Strada, Gianni Pastorino: “Legge che punisce i malati e non salva le strade”
- Postato il 27 novembre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Il nuovo codice della strada, voluto espressamente da Matteo Salvini, non solo rappresenta un disastro totale, ma dimostra anche il pensiero antiscientifico che permea il ministro”. Lo dichiara il Consigliere Regionale Gianni Pastorino.
Aggiunge: “Da oggi, per l’alcol, sarà ancora necessario dimostrare lo stato di ebbrezza per essere sanzionati. Tuttavia, per quanto riguarda altre sostanze, anche in assenza di uno stato di alterazione, basterà un test positivo per vedersi ritirata la patente per ben tre anni. Basta risultare positivi ad un tampone salivare, anche settimane dopo il consumo, per essere privati del diritto di guidare per tre anni. Questa norma, miope e ingiusta, attacca anche chi l’assume per terapie mediche regolarmente prescritte. È un attacco crudele e discriminatorio che colpisce persone già vulnerabili, costrette a lottare ogni giorno contro malattie gravi”.
“Il provvedimento, infatti, colpisce soprattutto duramente chi utilizza cannabis terapeutica a scopo medico, prescritta da un professionista sanitario in una struttura pubblica. La cannabis è una sostanza che, pur non assunta quotidianamente, può permanere nell’organismo per giorni o settimane. La norma penalizza inoltre chiunque abbia consumato uno spinello anche dieci giorni prima di un controllo, senza trovarsi in uno stato di alterazione. È evidente che l’obiettivo di questo codice non è rendere le strade più sicure, ma colpire chi fa uso di cannabis, persino in modo sporadico. Ancora più grave è che questa misura danneggia chi utilizza cannabis terapeutica per patologie neurologiche, oncologiche o per alleviare dolori cronici”.
“Mentre il resto del mondo, dall’Olanda alla Danimarca, passando per Francia, Germania, Stati Uniti, Israele, si apre all’utilizzo della cannabis terapeutica a scopo medico, in Italia si rafforza lo stigma, penalizzando non solo i pazienti, ma anche i medici e i professionisti che la prescrivono. Nemmeno una documentazione sanitaria ufficiale sarà sufficiente per evitare il ritiro della patente. Questa norma, dal punto di vista giuridico, è assurda: saranno i tribunali a smontarla pezzo per pezzo, costringendo però le persone a intraprendere azioni legali spesso onerose”.
“Salvini e Meloni sembrano voler riportare il Paese nel Medioevo, senza alcun rispetto per le migliaia di persone che utilizzano la cannabis a scopo terapeutico e medico. Salvini e Meloni si sono dimostrati, ancora una volta, distanti dai bisogni reali delle persone. La loro priorità non è la sicurezza stradale, ma la repressione e la propaganda populista. Con questa legge non si rende più sicura la guida, ma si criminalizzano pazienti che seguono terapie necessarie per sopravvivere.”