Nuova proposta di scorporo per la Città della Salute di Torino approvata in Consiglio: il Presidio Sant’Anna si stacca e si unisce al Regina Margherita

  • Postato il 11 novembre 2025
  • Salute
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TORINO – Riorganizzazione in vista per le strutture sanitarie torinesi. La Commissione sanità del Consiglio regionale del Piemonte, presieduta da Luigi Icardi, ha licenziato a maggioranza la proposta di deliberazione per l’accorpamento del Presidio Sant’Anna all’Azienda ospedaliera Infantile Regina Margherita (O.I.R.M.), con conseguente ridenominazione del complesso in “A.O. O.I.R.M. – Sant’Anna”. La Città della Salute sta per perdere dunque un altro pezzo, dopo lo scorporo dello stesso Regina Margherita avvenuto due anni fa.

Un percorso mamma-bimbo

La proposta è stata presentata dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: «Come noto» – ha detto – «la Giunta regionale ha deciso di lavorare a un ulteriore scorporo dalla Città della Salute, includendo anche il Sant’Anna oltre al Regina Margherita, che in passato erano già insieme. Oggi la Città della Salute e della Scienza è una struttura enorme, pachidermica, la più grande d’Italia: riteniamo che lavorare sulla razionalizzazione e sull’efficientamento sia utile per mantenere e migliorare l’eccellente servizio fornito da queste strutture». L’assessore ha spiegato che l’obiettivo è creare un continuum nel cosiddetto “percorso mamma-bambino”, che segua in modo integrato tutte le fasi dell’assistenza. È stata inoltre richiamata l’ipotesi di realizzare un nuovo ospedale psichiatrico, mantenendo le attività nell’area attuale.

Opposizioni non convinte

Critiche le opposizioni. Alice Ravinale (Avs) ha osservato che «se sulla questione edilizia attendiamo i rendering e il progetto per poterci esprimere», a lasciare perplessi è che «tutto ciò che è necessario per lo scorporo sarà fatto con un’ulteriore delibera. Perché ci portate oggi un documento di sole intenzioni?». Sarah Disabato, del Movimento 5 Stelle, ha aggiunto che la delibera «è praticamente un ordine del giorno: non c’è nulla di concreto su come avverrà in pratica lo scorporo». Per il Pd lo scorporo è «un passo indietro», mentre «la tendenza sanitaria è verso la multidisciplinarietà», e alcuni esponenti del partito hanno espresso preoccupazione per la collocazione della nuova struttura e per la valutazione economica dello scorporo.

La replica di Riboldi

L’assessore Riboldi ha provato così a rassicurare: «Rispetto all’iter del Parco della Salute nulla cambia. Tutti i presidi previsti resteranno. L’edificio destinato a ospitare il Regina Margherita, la cosiddetta torre pediatrica, sarà esterno all’opera del Parco della Salute, e dunque non inciderà sulla progettualità in corso. Tuttavia, sarà adiacente all’attuale struttura, su terreni già di proprietà della Regione, e ciò consentirà di collegare in modo più efficiente i due presidi, oggi vicini ma non immediatamente connessi».

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