Nuova luce sulle basi genetiche della depressione

  • Postato il 18 gennaio 2025
  • Di Focus.it
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Uno studio su cinque milioni di persone di diverse origini etniche e geografiche ha permesso di individuare quasi 700 varianti genetiche connesse al rischio di sviluppare depressione, nella metà dei casi mai associate in precedenza a questo disturbo mentale. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Cell, rappresenta un passo avanti nella comprensione della genetica della depressione, e la possibilità di trovare nuovi farmaci per contrastarla.. L'inclusione dov'è? Secondo i dati dell'OMS, nel mondo soffrono di depressione quasi 280 milioni di persone, il 3,8% della popolazione globale. Eppure, la maggior parte degli studi sulle basi genetiche di questa condizione sono stati finora effettuati su persone bianche e benestanti: quel che sappiamo sulla componente genetica della depressione è dedotto da un campione molto poco rappresentativo della complessità umana.. Nuove informazioni. Nel nuovo lavoro, un'equipe internazionale di scienziati guidati da ricercatori dell'Università di Edimburgo e del King's College London (Regno Unito), ha studiato i dati genetici anonimizzati di oltre cinque milioni di persone di 29 Paesi, con una persona su quattro di origine non europea. È stato così possibile individuare nuovi fattori di rischio genetico mai emersi prima, benché quella genetica sia solo una componente del rischio depressione, fortemente legato allo stile di vita.. Un cospicuo bottino. Il team ha trovato 697 varianti e 308 geni associati a depressione, coinvolti per esempio nella regolazione dei meccanismi di trasmissione delle informazioni tra neuroni e nell'influenza su aree cerebrali deputate al controllo emotivo (come l'amigdala). Un centinaio di queste varianti finora sconosciute sono emerse grazie all'inclusione di soggetti di origine non europea nello studio. E anche se ogni singolo fattore di rischio genetico ha un effetto potenziale molto piccolo, sul rischio di sviluppare depressione, l'impatto cumulativo in un individuo che presenti molte varianti a essa annesse può aumentare le probabilità di soffrirne.. Proviamo se funziona... La scoperta potrebbe aiutare a prevedere in modo più accurato chi è più incline a incorrere nella depressione, ma anche a trovare nuove soluzioni terapeutiche per contrastarla. Il team ha esaminato infatti più di 1.600 farmaci noti per scoprire se avessero un impatto su quei 308 geni identificati; oltre agli antidepressivi, un paio di medicinali (uno impiegato contro la narcolessia e uno usato contro il dolore cronico) si sono dimostrati attivi sui geni in questione, e potrebbero trovare nuovi impieghi nell'approccio farmacologico a questa malattia..
Autore
Focus.it

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