Nuova circolare INPS, per la Naspi cambia tutto: i nuovi requisiti da soddisfare
- Postato il 12 giugno 2025
- Economia
- Di Blitz
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Ci sono nuovi, e importanti, requisiti da soddisfare per poter presentare la domanda per la Naspi all’INPS: cosa c’è da sapere.
Con la pubblicazione della circolare INPS n. 98 del 5 giugno 2025, sono state definite le nuove modalità di accesso alla NASpI, l’indennità di disoccupazione dedicata ai lavoratori subordinati che perdono involontariamente l’impiego.
Le modifiche si inseriscono nel quadro normativo introdotto dalla legge 207/2024 e riguardano in particolare i requisiti contributivi necessari per ottenere il sussidio a partire dal 1° gennaio 2025.
Nuovi requisiti contributivi per la NASpI
La principale novità riguarda l’introduzione di un requisito contributivo più stringente: per poter accedere alla NASpI in caso di cessazione involontaria del rapporto di lavoro intervenuta dal 1° gennaio 2025, il lavoratore deve aver maturato almeno tredici settimane di contributi dopo l’ultimo evento di cessazione di un rapporto a tempo indeterminato terminato per dimissioni o risoluzione consensuale. Questo requisito si applica solo se le dimissioni o la risoluzione consensuale sono avvenute nei dodici mesi precedenti alla cessazione involontaria che dà diritto alla NASpI. L’INPS ha chiarito che in alcuni casi il nuovo requisito contributivo non si applica, permettendo così di accedere comunque alla NASpI anche senza aver maturato le tredici settimane specificate. Le eccezioni riguardano:
- Dimissioni per giusta causa;
- Dimissioni durante il periodo tutelato di maternità o paternità;
- Dimissioni avvenute nel corso della procedura di conciliazione obbligatoria;
- Rifiuto da parte del lavoratore di un trasferimento in una sede distante.
Tra le dimissioni per giusta causa rientrano, secondo l’INPS, anche quelle legate al trasferimento in un’altra sede della stessa azienda, a meno che tale trasferimento sia motivato da ragioni tecniche, organizzative o produttive comprovate, indipendentemente dalla distanza tra la residenza del lavoratore e la nuova sede di lavoro. Per quanto concerne la risoluzione consensuale, è importante sottolineare che la nuova regola non si applica se il dipendente rifiuta il trasferimento in una sede distante oltre 50 chilometri dalla residenza o raggiungibile in più di 80 minuti con i mezzi pubblici.

I contributi utili per il calcolo della NASpI sono:
- Contributi previdenziali versati durante il rapporto di lavoro subordinato, comprensivi della quota NASpI;
- Contributi figurativi per maternità obbligatoria e periodi di congedo parentale, a condizione che siano regolarmente indennizzati e che si verifichino durante il rapporto di lavoro;
- Periodi di lavoro svolti all’estero in paesi comunitari o convenzionati, nei quali è possibile la totalizzazione contributiva;
- Periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino a 8 anni di età, limitati a cinque giorni lavorativi per anno solare.
L’indennità viene calcolata mensilmente, prendendo come riferimento l’imponibile previdenziale degli ultimi quattro anni, diviso per le settimane di contributo e moltiplicato per 4,33. Per il 2025 il massimo mensile riconosciuto è di 1.562,82 euro. La durata massima della NASpI è pari alla metà delle settimane di contributo maturate negli ultimi quattro anni, fino a un massimo di 24 mesi. Dal settimo mese (ottavo per i lavoratori con più di 55 anni), l’importo viene ridotto del 3% ogni mese. La domanda per la NASpI deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Le modalità di invio sono:
- tramite il sito ufficiale INPS con credenziali SPID, CIE o CNS;
- attraverso i patronati;
- chiamando il centro di contatto INPS.
L’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla fine del rapporto se la domanda viene inviata entro 8 giorni dalla cessazione; in caso contrario, decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Nel caso di licenziamento per giusta causa, l’erogazione parte dal 38° giorno. Chi decide di avviare un’attività autonoma o di entrare a far parte di una cooperativa ha la possibilità di richiedere la NASpI in un’unica soluzione, agevolando così la transizione verso un nuovo percorso lavorativo.
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